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Campionato mondiale di pesto: 100 finalisti tra cui 20 stranieri. Da Brasile e Giappone i più lontani

Sabato 23 marzo 2024 a Palazzo Ducale l'ultimo atto della kermesse: 65 uomini e 35 donne in gara, c'è anche una veterana di 90 anni

Tutto pronto per la finalissima del decimo campionato mondiale di pesto genovese al mortaio che si svolgerà sabato 23 marzo 2024 a Palazzo Ducale. Sono cento i finalisti, 65 uomini e 35 donne, con un'età media di 51 anni. Il più giovane è uno studente romano di 23 anni, la più anziana una veterana genovese che quest'anno compie 90 anni. 

La selezione è avvenuta come sempre seguendo i tempi di iscrizione e inserendo di diritto i vincitori di gare eliminatorie che sono state 24, di cui 13 in Italia e 11 all’estero alcune delle quali al seguito del Comune di Genova nelle tappe di Ocean Race. I paesi toccati da questa edizione sono stati Francia, Inghilterra, Spagna, Olanda, Stati Uniti, Brasile, Niger e il Sudafrica, con l’intento di promuovere l’immagine di Genova, la sua cultura e i suoi prodotti, in particolare per difendere l’identità e la qualità del pesto originale. La metà delle gare disputate in Italia si sono avute in Liguria sia nelle piccole delegazioni che nelle grandi occasioni di visibilità come il Festival di Sanremo.  Sono già in programma due importanti eliminatorie a Milano ad aprile e a Parigi a maggio valide per la prossima edizione del 2026.

Nei 100 della X finalissima come sempre accade data la natura del Campionato tutte le professioni sono rappresentate: artigiani, impiegati, manager, imprenditori e consulenti, professori e studenti, casalinghe e pensionati, cuochi e ristoratori, ingegneri ricercatori e tecnici, giornalisti e medici a cui si aggiungono quest’anno un regista una attrice una receptionist e una persona che si è qualificata come 'maestro di casa'. I liguri sono 55 e il resto degli italiani 25. Sono di provenienza straniera 20 persone che in questa edizione provengono per nascita o residenza da Stati Uniti, Giappone, Francia, Spagna, Inghilterra, Olanda, Germania, Sudafrica, Giappone, Brasile, Malta e Svizzera.

Il concorrente più lontano arriva da Itajaì una cittadina nel Sud del Brasile che è stata tappa di Ocean Race e con i suoi 9.846 chilometri sulle spalle per arrivare a Genova batte di poco il concorrente proveniente da Tokio aggiudicandosi la targa che l’associazione 'A Compagna' riconosce a chi arriva al campionato da più lontano.  Il concorrente più vicino abita in via Cairoli poco distante da Palazzo Ducale!

La giuria è formata da 30 chef gastronomi opinion leader e giornalisti provenienti da tutta Italia, selezionati per esperienza, competenza e attivismo nel mondo del food. Quest’anno in particolare la finalissima accoglie fra i giudici una delegazione della scuola Alma ritenuta il più autorevole centro di formazione della Cucina e dell'Ospitalità Italiana a livello internazionale. L’evento sarà condotto da Roberto Panizza, direttore del Campionato, coadiuvato da Marisa Passera, storica conduttrice di Radio Deejay.

"Il campionato mondiale di pesto genovese al mortaio - commenta il Presidente della Camera di Commercio Luigi Attanasio - è un marchio della Camera di Commercio di Genova che è diventato il portabandiera di Genova e del suo territorio durante tutte le tappe della Ocean Race e poi ancora durante la Clia Cruise Week. Un risultato non banale, che lega il nostro prodotto più famoso al suo territorio d’origine e agli ingredienti certificati a partire dal basilico DOP, di cui la Liguria ha prodotto nel 2023 ben 829.000 bouquet, il 56% dei quali in provincia di Genova".

Prosegue l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Liguria Alessio Piana: "Una manifestazione che, come Regione, non abbiamo mai smesso di sostenere, nemmeno negli anni della pandemia, e che continuiamo oggi, a 17 anni di distanza dalla prima edizione, a valorizzare. Ringrazio Camera di Commercio e l'associazione culturale Palatifini per aver saputo creare, in questi anni, un momento di partecipazione della cittadinanza e condivisione di uno dei tesori della nostra cucina. Il pesto, infatti, nell'immaginario collettivo è un richiamo iconico di tutto quello che di ‘buono’ la Liguria può offrire per arricchire le tavole. E di come, partendo da materie semplici, siamo riusciti a farci conoscere in tutto il mondo".

"Chi fa il pesto più buono del mondo? -  commenta l’Assessore al commercio del Comune di Genova Paola Bordilli -. La domanda solletica quell'orgoglio  genovese che tutti condividiamo quando si tratta di rivendicare la paternità di questo straordinario prodotto tipico della nostra tradizione gastronomica.  Con i nostri ingredienti autentici e genuini grazie al Campionato preserviamo la nostra identità culturale ed economica e riusciamo a dare voce e immagine all’intero territorio ligure e alle sue eccellenze. Un lavoro di sinergia pubblico privato che negli anni è sempre più cresciuto e va tutelato e valorizzato".

Chiude il direttore del Campionato Roberto Panizza: "Quasi vent’anni di lavoro sull'evento hanno cambiato la percezione che il mondo ha della nostra salsa. La strada è ancora lunga ma pensiamo di avere supportato attivamente questa crescita: quando abbiamo iniziato trovar il pesto in molti ristoranti di fascia medio alta era quasi impossibile, mentre oggi anche i locali più prestigiosi lo propongono ai clienti. Il lavoro del campionato per promuovere la tradizione del pesto e la sua ricetta è quindi a buon punto e siamo attrezzati per affrontare i prossimi vent’anni".

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