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Skymetro, ancora proteste. Il comitato del no: "Opera costosa e inutile"

Il comitato 'Opposizione Skymetro-Val Bisagno Sostenibile' ha presentato alcuni documenti ottenuti grazie a un accesso agli atti, anche Movimento 5 Stelle e Rossoverdi attaccano la giunta Bucci: "L'alternativa è il tram"

Continua in Val Bisagno la mobilitazione del comitato 'Opposizione Skymetro-Val Bisagno Sostenibile', gruppo di cittadini contrario al progetto di prolungamento sopraelevato della metropolitana che propone come alternativa il tram. Nei giorni scorsi i membri del comitato hanno spiegato di aver fatto una richiesta di 'accesso civico generalizzato' per poter visionare gli atti e i documenti ufficiali che hanno portato all’assegnazione del finanziamento dell'opera, presentando alcuni dati secondo i quali il Comune spenderebbe 398 milioni di euro per un'opera che ridurrebbe dell'1,25% il traffico e le emissioni di anidride carbonica e i tempi di percorrenza su autovettura dell'1,49%. 

"Il documento citato - scrivono dal Comitato - è di sole due pagine e contiene diversi elementi sconcertanti, almeno per noi. Infatti, dalla lettura emerge che tutte le previsioni - dalla diminuzione dell’inquinamento a quella dei tempi di percorrenza e dell’uso dei mezzi, nonché tanti altri riferimenti – dimostrano, a nostro modo di valutare, l’inefficacia dello Symetro e un modo di procedere che ci pare non curato a fronte di un sacrificio economico, ambientale e paesaggistico imponente".

"Il nostro parere - concludono - e di tutte le migliaia di persone intervenute nelle iniziative promosse, è di impegnare tali somme per un sistema di trasporto alternativo, più efficace e sostenibile, come ad esempio il tram, o per altri interventi che potrebbero diminuire la spesa. Ciò anche per consentire l’impiego delle rimanenze per le esigenze del territorio, miglioramento dei servizi essenziali e accessori, cura della bellezza e vivibilità sociale e ambientale nell’intera Valbisagno. La Valbisagno potrebbe, così sì, diventare un modello italiano ed europeo di rinnovamento trasportistico che esprima una visione di tutela e sviluppo dei valori sociali, ambientali e culturali presenti nella vallata e migliori il benessere e la salute dei cittadini che la popolano".

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Ad appoggiare le posizioni del comitato 'Opposizione Skymetro-Valbisagno sostenibile' anche Rossoverdi genovesi (EuropaVerde con Sansa e Linea Condivisa) e Movimento 5 Stelle, che attraverso due comunicati hanno attaccato la giunta Bucci.

Rossoverdi: "La soluzione esiste ed è il tram"

"Leggendo i dati che il Comune di Genova ha fornito al Ministero delle Infrastrutture per ottenere il finanziamento dell'opera, si andranno a spendere 398 milioni di euro per un'opera che ridurrà solo dell'1,25% il traffico e le emissioni di CO2 e farà risparmiare agli automobilisti 28 secondi su mezz'ora per attraversare la Val Bisagno - spiega la consigliera regionale della Lista Sansa, Selena Candia -. Oltre a benefici quasi nulli, il Comitato ha sottolineato anche il problema economico del costo dell'opera, ben 398 milioni di euro. Costo che, sempre sulla base dei documenti forniti dal Comune, non comprenderebbe la realizzazione delle stazioni, quindi destinato a salire ancora di parecchi milioni".

"Lo Skymetro, secondo i documenti del Comune evidenziati dal Comitato, si rivela un'opera costosa e poco utile - aggiunge Simona Simonetti, co-portavoce regionale di Europa Verde -. Divorerà le risorse Genovesi per la mobilità senza produrre miglioramenti misurabili. In altre parole un buon affare solo per chi si aggiudicherà l'appalto".

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Per i Rossoverdi questi dati dovrebbero indurre il Comune a fermarsi per confrontarsi con gli abitanti della vallata in modo da trovare un'alternativa migliore. "L'alternativa esiste e si chiama tram - sottolinea il consigliere regionale Ferruccio Sansa -. Solo con questo mezzo, adottato da tutte le città europee più all'avanguardia in termini di trasporto pubblico, potremo avere meno inquinamento, meno traffico, meno rumore, meno incidenti, un trasporto pubblico più affidabile, comodo e puntuale e una riappropriazione degli spazi con più verde anziché con nuovo cemento per costruire un ecomostro come lo Skymetro".

"Ci troveremo davanti a un'opera monumentale che non migliorerà per nulla la mobilità nella Val Bisagno, che avrà un impatto ambientale rilevante e costi di manutenzione elevati - conclude Gianni Pastorino, capogruppo di Linea Condivisa in Regione -. Tutto impegnando finanziamenti pubblici che potrebbero costituire il finanziamento per iniziare a costruire una vera rete tranviaria, quella sì capace di essere un modello di cambiamento del caos giornaliero che affligge la valle e più in generale la città di Genova".

Movimento 5 Stelle: "Saremo in piazza con i cittadini"

"I documenti ufficiali ottenuti dai comitati dicono chiaramente che lo Skymetro è un progetto impattante, costoso e per nulla risolutivo delle criticità che affliggono la mobilità genovese". Lo dichiarano i portavoce del Movimento 5 Stelle di Genova, che poi ricordano: "Si tratta di una trovata di Bucci per cancellare il tram, passato in consiglio comunale ma poi rigettato dal sindaco che preferisce opere più costose e non risolutive per il Tpl cittadino, supportate come nel caso del treno volante da una documentazione lacunosa, approssimativa e piena di errori. Un progetto che si affianca a quello dei quattro assi ma che non risolve le criticità trasportistiche genovesi". 

Gruppi e movimenti per la difesa del territorio scendono in piazza

"Lo Skymetro - aggiungono i pentastellati - non è l’unico progetto irricevibile imposto dall’alto come da copione ormai noto e contro questa politica, sabato mattina dalle 10 in poi, ben 22 tra comitati e associazioni diranno la loro scendendo in piazza per manifestare la propria idea. I cittadini vogliono parlare e incidere su progetti non condivisi come il nuovo forno crematorio di Staglieno, i depositi chimici di Sampierdarena, la nuova diga foranea, la funivia del Lagaccio, la nuova rimessa dell’Amt di via Vecchia, per citare solo alcuni esempi progettuali imposti senza alcuna partecipazione. Contro progetti costosi, impattanti, insalubri e assurdi anche da un punto di vista ambientale e paesaggistico - conclude il Movimento 5 Stelle - sabato saremo al fianco dei cittadini. Rigettiamo la politica del “decido io e voi fate quello che dico” di Bucci. In un paese civile e democratico, chi paga sulla propria pelle le conseguenze di scelte precise deve avere la possibilità di esprimersi e di non soccombere senza appello".

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