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Costume e società Arenzano

Carducci amava Arenzano: ospite a villa Figoli le dedicò questa poesia

"O tra i placidi olivi, tra i cedri e le palme sedente / bella Arenzano al riso de la ligure piaggia" scriveva il Nobel per la Letteratura nel 1889

La terra e il mare ligure hanno rubato il cuore e la penna di numerosi poeti da tutto il mondo - non è un caso che, in provincia de La Spezia, ci sia una baia con il nome di Golfo dei Poeti. Tra i diversi ospiti che la Liguria ebbe il piacere di accogliere ci fu anche il Nobel per la Letteratura Giosuè Carducci. Il poeta, nato e cresciuto nei pressi di Lucca, fu più volte ospitato dal conte Eugenio Figoli all’interno della sua residenza Villa Figoli des Geneys, in via Olivete, oggi sede della Fondazione Accademia Marina Mercantile. 

A pochi passi dal centro storico di Arenzano, procedendo lungo il mare, si giunge davanti alla maestosa villa e al suo ampio parco abitato da palme, pini marittimi, magnolie e piante sempreverdi. L’elegante dimora, il cui parco è location ogni estate degli eventi di Arenzano, tra l’Ottocento e il Novecento ha ricevuto ospiti illustrissimi, tra cui il celebre Giosuè Carducci.

Il poeta amava Arenzano. Nel giardino di Villa Figoli gli era stata costruita una piccola capanna con rami e foglie, dove andare a riposare e cercare ispirazione per nuove poesie. Alla località del ponente ligure dedicò i versi della lirica In una villa, composta il 14 luglio 1889:

"O tra i placidi olivi, tra i cedri e le palme sedente
bella Arenzano al riso de la ligure piaggia;
operosa vecchiezza t'illustra, serena t'adorna
signoril grazia e il dolce di giovinezza lume;
facil corre in te l'ora tra liete aspettanze e ricordi
calmi, sì come l'aura tra la collina e il mare".

 

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