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Lunedì, 29 Aprile 2024
Politica

Pillola anticoncezionale gratis, ok all'unanimità dal consiglio regionale

La giunta aprirà un tavolo per individuare da quali fasce di età e di reddito partire per la sperimentazione della gratuità della pillola anticoncezionale, e più in generale gli anticoncezionali ormonali

È stato approvato all'unanimità l'ordine del giorno della consigliera regionale della lista Sansa Selena Candia, che impegna la giunta ad aprire un tavolo per individuare da quali fasce di età e di reddito partire per la sperimentazione della gratuità della pillola anticoncezionale, e più in generale gli anticoncezionali ormonali.

“Quello di oggi è un primo passo verso la gratuità della pillola anticoncezionale e auspichiamo che la Regione, vista l'apertura sul tema, vada avanti in questa direzione seguendo il modello già intrapreso da altre Regioni come Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia e Puglia - sottolinea Selena Candia -. Nei Paesi in cui si è arrivati alla gratuità della pillola anticoncezionale, come la Francia (per le ragazze tra i 15 e i 18 anni), è stata registrata una diminuzione significativa delle interruzioni volontarie di gravidanza. Tuttavia oggi non tutte le ragazze possono permettersi la spesa mensile della pillola, che ricordo varia anche a seconda dell'utilizzo del farmaco di prima generazione, più economico ma con più controindicazioni, o di ultima, che è più sicuro ma costa all'incirca tre volte di più”.

“Per evitare questa discriminazione di tipo economico ho chiesto alla Regione di attivarsi per sperimentare una gratuità della somministrazione della pillola come avviene già in altre Regioni e in altri Stati - aggiunge Candia -. Tutto questo sarà utile nell'attesa che l'Aifa ultimi il suo percorso per inserire la pillola anticoncezionale tra i Lea (Livelli Essenziali di Assistenza), rendendola quindi gratuita su tutto il territorio nazionale”.

“Uno studio di un'università americana ha dimostrato che mettere insieme la gratuità dei contraccettivi e le campagne di informazione e prevenzione può portare addirittura alla riduzione dell'80% delle interruzioni volontarie di gravidanza - conclude Candia -. Penso che questo aspetto, che significa anche un risparmio per la Sanità regionale, sommato all'eliminazione della barriera economica per le ragazze che oggi non possono permettersi la pillola o possono permettersi solo quella più economica, possano giustificare il potenziale investimento della Regione per la gratuità del farmaco”.

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