"Variazioni enigmatiche" al teatro Modena
"Variazioni enigmatiche", in scena al teatro Modena dal 24 al 27 marzo, è una partita a scacchi, un intreccio psicologico, un incontro-scontro tra due uomini legati alla figura di una donna. Abel Znorko premio Nobel per la letteratura che, per fuggire gli uomini e la volgarità del mondo, si è rifugiato in un’isola sperduta nel mare della Norvegia e in questa solitudine mantiene vivo, con una corrispondenza amorosa che dura da vent’anni, l’amore per una donna misteriosa. E Erik Larsen, giornalista che ha preso il pretesto di un’intervista, per poter parlare con lo scrittore. Ma qual è il vero motivo dell’incontro?
Dopo il debutto a Parigi nel 1996, "Variazioni enigmatiche" è stato rappresentato ininterrottamente in tutto il mondo. Éric-Emmanuel Schmitt, per anni professore universitario di filosofia, scrittore, drammaturgo, attore e regista, è il più tradotto romanziere di lingua francese. E la formidabile coppia Mauri/Sturno aveva già affrontato con successo questo testo nel 2000.
Scrive Mauri: «Come in un thriller dei sentimenti, ritmato da drammatici colpi di scena, due uomini si scontrano in un’alternanza di crudeltà e di tenerezza, di ironia feroce e di profonda commozione. Ma solo alla fine, l’ultima lancinante rivelazione svelerà il vero motivo dell’incontro… e l’uomo scoprirà nell’altro uomo lo stesso bisogno di comprensione e d’amore». Aggiunge il regista Matteo Tarasco: «Variazioni enigmatiche è un thriller psicologico, un face-à-face inesorabile, dove in un costante scambio dialettico tra illusione ed elusione (nel senso antico di in-ludo ed ex-ludo, mettersi in gioco e contemporaneamente fuori gioco) due uomini si sfideranno alla ricerca della verità. Ma – come ci suggerisce Schmitt, ammaliandoci con la sua poetica intrisa di umana fraternità – siamo sicuri che la verità riveli più delle menzogne?».