Il Teatro Nazionale di Genova ricorda Mariangela Melato a 10 anni dalla scomparsa
L’11 gennaio 2013 con la scomparsa di Mariangela Melato il teatro e il cinema italiano perdevano una protagonista dall’eccezionale talento e personalità. Nata a Milano il 19 settembre 1941, la celebre attrice collaborò stabilmente con il Teatro di Genova dall’inizio degli anni Novanta, interpretando 14 spettacoli, a partire da “Un tram che si chiama desiderio” di Tennessee Williams di Elio De Capitani (1993) sino a “Nora alla prova” (2011), tratto da “Casa di bambola” di Henrik Ibsen e diretto da Luca Ronconi, sua ultima prova sul palcoscenico.
Il Teatro Nazionale di Genova la ricorda con una serie di iniziative dedicate. A partire da mercoledì 11 gennaio nelle quattro sale del Teatro diretto da Davide Livermore saranno esposti i manifesti degli spettacoli che l’hanno vista indimenticata protagonista. Al Teatro Duse sarà allestito uno spazio dedicato con costumi di scena e foto, e al termine della prima di “Così è (se vi pare)” è previsto un
breve ricordo a cura di Andrea Porcheddu, dramaturg del Teatro Nazionale di Genova, ed Eros Pagni, protagonista dello spettacolo in scena dal 11 al 15 gennaio.
La Scuola di Recitazione del Teatro – che porta il suo nome dal 2013 – lunedì 16 gennaio alle ore 17:30 offrirà ai propri studenti la possibilità di conoscere questa figura straordinaria attraverso una lezione-racconto condotta da Alberto Giusta e Andrea Nicolini, con la partecipazione in collegamento di Elisabetta Pozzi, direttrice didattica della Scuola (in questi giorni a Brescia per la tournée di “Maria Stuarda”) e Anna Melato, sorella dell’attrice. Coordina Silvana Zanovello.
Versatile e intensa, capace di passare con facilità dal registro brillante a quello drammatico, Mariangela Melato negli anni in cui è stata legata al Teatro Stabile di Genova è stata protagonista di spettacoli molto diversi l’uno dall’altro. Sono quattro i titoli che sono stati scelti per una rassegna video presentata dal 24 al 27 gennaio al Teatro Ivo Chiesa: “La dame de Chez Maxim” (1997) di
Georges Feydeau con la regia di Alfredo Arias; “Nora alla prova”, regia di Luca Ronconi; “Il dolore” (2010) di Marguerite Duras per la regia di Massimo Luconi e “Fedra” (1999) di Jean Racine, regia di Marco Sciaccaluga, che chiude la rassegna il 27 gennaio. Le proiezioni, precedute da una breve introduzione, iniziano alle 16 e sono a ingresso gratuito.