La Storia in Piazza torna a Genova: il programma completo
Prende il via giovedì 31 marzo l'undicesima edizione de "La Storia in Piazza", uno degli appuntamenticulturali di maggior prestigio a livello nazionale per quanto riguarda la divulgazione e l’approfondimento delle tematiche storiche. Il focus scelto quest’anno è “Raccontare la Storia”.
Appuntamento al Palazzo Ducale di Genova dal 31 marzo al 3 aprile 2022: sarà un’occasione per ripercorrere le modalità tramite cui gli storici, a partire da Erodoto nel V secolo a.C., hanno cercato di ricostruire il passato, sottraendone il monopolio al potere politico.
E se per molti secoli la narrazione della storia si è concentrata soprattutto su guerre e vicende dinastiche, nel corso del ‘900 la prospettiva è mutata profondamente, tanto da suggerire a Marc Bloch l’idea che “lo storico è come l’orco della fiaba: là dove fiuta odore di carne umana, là sa che è la sua preda”.
Quattro giorni di incontri, dialoghi, reading, mostre, laboratori, percorsi guidati, per adulti, bambini e ragazzi: la storia per tutti.
Qui sotto il programma completo.
Giovedì 31 marzo
ore 17 – Cortile Maggiore | Il Tappeto del Mondo. Intrecci di storie per un futuro senza guerra
Un Reading per raccontare la strage di 500 civili inermi il 12/8/1944 a Sant’Anna di Stazzema e il percorso di memoria e di educazione alla collaborazione e al rispetto tra i popoli che ha visto l’istituzione del Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna di Stazzema nel 2000 e il progetto del Tappeto del Mondo per i 75 anni dalla strage, che ha visto migliaia di persone realizzare oltre 6000 quadrati che sono stati assemblati a Sant’Anna realizzando un tappeto lungo più di 1Km, che rende visibile le storie di partecipazione e collaborazione per un futuro di pace.
ore 18 – Sala del Maggior Consiglio | Luciano Canfora, Storia e romanzo storico nel XIX secolo
Balzac, Manzoni, Hugo, Tolstoj: furono capaci di scrivere romanzi che sono veri e autentici libri di storia. Non solo perché parlano di continuo di vicende storiche nelle quali inquadrano i loro personaggi, ma perché dello scrivere storia seppero cogliere le profonde e ineludibili aporie.
L’evento è accessibile alla Comunità Sorda, tradotto in lingua dei segni. Servizio di interpretariato a cura dell’associazione Oltre le Parole
ore 19 – Sala del Maggior Consiglio | Marco Salotti, Cinema, Fascismo e Guerre Puniche: Scipione l’Africano (1937)
Scipione l’Africano (1937) è notoriamente un colosso del cattivo gusto, un polpettone punico-romano, un prodotto autarchico con la battaglia di Zama girata a Sabaudia e gli elefanti requisiti presso i circhi nostrani. E tuttavia è una sorta di monumentale instant movie sulla guerra di Etiopia.
ore 19.15 – Sala Liguria | Inaugurazione della mostra Afghana. Reportage dal Centro di maternità di Emergency nella Valle del Panjshir
Fotografie di Laura SALVINELLI, testi e cura di Virginia VICARIO. Continua
Intervengono Laura Salvinelli, Virginia Vicario, Silvia Neonato – giornalista, Raffaella Baiocchi – ginecologa di Emergency
ore 20.30 – Teatro Eleonora Duse | Paolo Rumiz, Canto per Europa
Una giovane siriana, profuga di guerra, fugge sulla barca a vela di quattro uomini assetati di miti. La ragazza si chiama Europa. Paolo Rumiz richiama il mito della fondazione del nostro continente, si interroga sulle sue origini, sui suoi valori, sui suoi strappi e sulle sue lacerazioni.
Venerdì 1 aprile
ore 16 – Archivio Storico | Paolo Giulierini, Il museo come esperienza della Storia. Il MANN, l’archeologo di Napoli
Museo accessibile, ecologico e tecnologico, luogo della felicità e del benessere, centro di un quartiere storico della cultura e proiettato verso una nuova rete internazionale: l’esperienza di gestione di un istituto culturale è un modo per tesaurizzare quanto fatto e guardare al futuro con progetti di alta innovazione.
ore 16 – Sala del Maggior Consiglio | Dario Fabbri, Storia e ideologie
Quanto hanno contato le ideologie nel corso della storia? Sono state le ideologie a decidere gli eventi?
ore 16 – Sala Liguria | Davide Bigalli, Vita plurima di Sebastiano Re di Portogallo. Per una storia del sebastianesimo
Il 4 agosto 1578 nella battaglia di alQasr elQebir, in Marocco, morivano Sebastiano I e grande parte della aristocrazia portoghese. La notizia arrivò a Lisbona con molti giorni di ritardo e venne immediatamente denegata. Si operò un processo di rimozione, che – fondandosi su un preteso mancato ritrovamento del cadavere del sovrano – immerse la vicenda luttuosa in un’atmosfera mitica.
ore 17 – Sala del Maggior Consiglio | Giovanni De Luna e Maurizio Maggiani, Il racconto della Resistenza. Uno storico e uno scrittore
L’“oggettività” dello storico contro la “soggettività” dello scrittore? Il rigore filologico della ricerca contro l’invenzione creativa del romanzo? Ma è proprio così?
ore 17 – Archivio Storico | Clario Di Fabio e Claudio Montagni, Costruire a Genova nel Medioevo: i magistri Antelami
Genova è una città particolare dove spesso si determinano situazioni originali. Una di queste è il modo con cui la città è stata costruita e da chi è stata generata.
ore 17 – Sala Liguria | Silvia Paoli, Manifestare i documenti, la fotografia
La fotografia nasce nella prima metà del XIX secolo e ben presto conquista tutti i rami del sapere.
ore 18 – Sala del Maggior Consiglio | Telmo Pievani, Una scienza della storia
L’evoluzione è una scienza storica. Deve ricostruire concatenazioni plausibili di eventi accaduti in un passato molto lontano, ma nemmeno troppo. Per farlo, adotta un paradigma indiziario e interdisciplinare.
ore 18 – Archivio Storico | Riccardo Rao, Animali fantastici e dove trovali: un viaggio a ritroso nel mondo animale dalla letteratura fantasy all’immaginario medievale
Draghi, leoni, lupi e creature fantastiche: la letteratura fantasy è ricca di apparizioni di animali e il recente libro di J.K. Rowling ne conferma il successo.
ore 19 – Archivio Storico | Ferdinando Fasce, Cavalcade of America. La storia americana in un programma radiofonico degli anni Trenta e Quaranta
Stati Uniti 1935. Il gigante della chimica Du Pont è nel mirino di una commissione senatoriale sui sovrapprofitti della Grande guerra.
ore 19 – Sala del Minor Consiglio | Annegato o rinnegato. Per una storia di Sinàn Kapudàn Pascià, con Mauro Pirovano
La prima produzione del rinato teatro universitario di Genova – qui presentata in forma di work in progress – racconta la storia di Scipione Cicala, nobile genovese rapito dai Turchi, convertito a forza e diventato Gran Visir e crudelissimo corsaro.
ore 19 – Sala Camino | Alberto De Simone, La fotografia racconta. La storia della Cina moderna e contemporanea attraverso le immagini che hanno fatto storia
Dalla guerra dell’oppio al mercato globale, dall’incontro-scontro con l’Occidente alla fine dell’impero “di mezzo”, dall’epopea popolare alla rivoluzione culturale, dal culto del moderno alla cultura del modernismo.
L’evento è accessibile alla Comunità Sorda, tradotto in lingua dei segni. Servizio di interpretariato a cura dell’associazione Oltre le Parole
ore 21 – Sala del Maggior Consiglio | Antonio Manzini in dialogo con Bruno Morchio, La storia in giallo
Le vicende di Rocco Schiavone hanno accompagnato i lettori in questi anni attraversando la storia recente del nostro paese.
ore 22 – Sala del Minor Consiglio | Cinemaratona, a cura di Cristiano Palozzi
Proiezioni, incontri con registi, produttori e autori e maratona no-stop di cortometraggi e documentari.
Sabato 2 aprile
ore 10 – Sala del Minor Consiglio | Gabriella Airaldi, La maledizione del denaro
La storia del denaro comincia in tempi molto lontani e si fa spazio lentamente, ma costantemente, fino al momento in cui giunge allo snodo decisivo e nel cuore dell’età medievale la nascita del primo capitalismo – che ha la sua culla in Italia – mette il denaro al centro della vita economica, politica e sociale.
ore 11 – Sala del Minor Consiglio | Amedeo Feniello, Alessandro Vanoli e Carlo Mascilli Migliorini
Amedeo Feniello e Alessandro Vanoli ripercorrono, attraverso alcuni semplici oggetti, la storia un mare straordinario, il Mediterraneo.
ore 11 – Sala Liguria | Serge Noiret, La Public Hisotry in Italia: una disciplina non più senza nome
La public history è una disciplina che negli Stati Uniti ha più di quarant’anni, è presente nelle università di molti paesi di lingua inglese e si è diffusa in Europa e negli altri continenti.
ore 12 – Sala del Maggior Consiglio | Franco Cardini e Marina Montesano, Giovanna d’Arco e Gilles de Rais
Sul finire della guerra dei Cent’anni, l’ascesa e la caduta di Gilles de Rais si consuma tutta in un breve arco temporale: dalle eroiche e gloriose imprese a fianco di Giovanna d’Arco, la pulzella di Orléans, all’accusa di eresia, dal ruolo liturgico sostenuto durante l’incoronazione di Reims all’incriminazione per il patto con i demoni, la sodomia, gli infanticidi.
ore 12 – Archivio Storico | Gino Bandelli, Il ruolo della classicità tra l’ideologia fascista e l’ideologia nazista
Nell’ambito della vastissima bibliografia sul fascismo e sul nazismo un filone rilevante è costituito dalle ricerche intorno al ruolo della Grecità e della Romanità nella definizione delle due ideologie totalitarie.
ore 12 – Sala Liguria | Alain Schnapp, La città e le sue rovine: Sumer, Atene, Roma, Gerusalemme
La città è un orizzonte che accomuna tante culture. E per definizione legata al potere delle comunità umane, al tipo di economia, di strutture sociale e politiche che la distinguono delle altre forme di abitati.
ore 15 – Sala del Minor Consiglio | Giusto Traina, La testa e la mano: il racconto della morte di Crasso
Fra i vari racconti sulla fine di personaggi illustri, un caso particolare è quello di Marco Licinio Crasso, morto nel 53 a.C. a pochi giorni dalla totale disfatta del suo esercito.
ore 15 – Archivio Storico | Silvia De Laude, Manzoni. Il romanzo fra storia e invenzione
Il discorso Del romanzo storico e, in genere, de’ componimenti misti di storia e d’invenzione, pubblicato nell’ottobre del 1850, è il risultato di un’elaborazione tormentosa e più che ventennale.
ore 15 – Sala Camino | Stefania Stafutti, Matteo Ricci e l’Europa del suo tempo
È un momento certamente complesso quello in cui Matteo Ricci mette piede sul suolo cinese.
ore 15 – Sala Liguria | Sergio Valzania, Guerra, simulazioni e malintesi
La simulazione della guerra fa parte della storia dell’uomo. Nel 1824 un ufficiale prussiano, Georg Leopold von Reiswitz, creò un Kriegsspiel destinato a essere utilizzato nelle accademie militari. L’innovazione sembrò dimostrare grande efficacia.
ore 16 – Sala del Maggior Consiglio | Marco Carminati, La storia in cornice: Raffaello Sanzio e il ritratto di Leone X e due cardinali
Per molti secoli nessun Pontefice è stato ritratto. Poi, da metà Quattrocento, le immagini dei vescovi di Roma si sono fatte sempre più numerose. Ma è con Raffaello Sanzio che i Papi sono letteralmente “finiti in cornice”.
ore 16 – Archivio Storico | Massimo Oldoni, La scienza, Arlecchino e la ricerca della felicità nel medioevo
Sono molti i modi utilizzati dalla società medievale per tentare di migliorare la qualità della vita. E due, tra questi, sembrano particolarmente importanti: il tentativo di allargare le proprie conoscenze e l’utilizzo della creatività.
ore 16 – Sala Camino | Pasquale Orsini, Virginia Niri, Francesco Socrate
Il lavoro nel campo della storia orale e dell’archivistica di punta guarda oggi agli strumenti disponibili dell’informatica e del web, che consentono da un lato una pubblicazione e valorizzazione di queste fonti, dall’altro un accesso ai loro contenuti.
ore 16 – Sala Liguria | Emma Giammattei, Taccuini in trincea : Antonio Baldini, Ardengo Soffici, Renato Serra (e M. Bloch)
La Grande Guerra costituì il primo imponente esperimento di comunicazione di massa ed impose una riformulazione complessiva dei generi e modi della scrittura letteraria.
ore 17 – Sala del Maggior Consiglio | Aldo Grasso, la storia nella piazza televisiva
La relazione fra storia e media rappresenta una questione nota e spesso affrontata nel dibattito accademico e culturale, per le questioni che solleva e per la loro ricaduta sulla comprensione del presente.
ore 17 – Archivio Storico | Salvatore Lupo, Il Gattopardo
Il romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa diventa una chiave di lettura per ripercorrere la storia della Sicilia e del Mezzogiorno sul finire del XIX secolo.
ore 17 – Sala Camino | Una storia al cinema
Proiezioni e incontri con registi, produttori e autori.
Un percorso in cui si incontrano personaggi e storie di donne e uomini che con la loro vita o le loro azioni hanno raccontato piccoli o grandi episodi della Storia in divenire.
ore 17 – Sala Liguria | Roberto Mancini, L’esercizio del silenzio. Storia di una pratica di potere
Se non lo si considera come puro vuoto di comunicazione, il silenzio – quel che noi intendiamo con questa parola – non è altro che una modalità alternativa al dire. Un modo di raccontare – se non proprio di spiegare – cose che altrimenti resterebbero fuori da ogni indagine perché non si saprebbero esprimere.
ore 18 – Sala del Maggior Consiglio | Silvia Ronchey, Ipazia
Il crudele assassinio di Ipazia, perpetrato nel 415 ad Alessandria da integralisti cristiani agli ordini del vescovo Cirillo, in seguito e ancora oggi san Cirillo, è un cold case che da quindici secoli attende una risoluzione unanime e definitiva.
ore 19 – Sala del Minor Consiglio | Alessandro Portelli, La storia americana attraverso Bruce Springsteen
In oltre mezzo secolo di musica, Bruce Springsteen ha accompagnato le trasformazioni della società americana affrontando i temi del lavoro e dell’identità operaia, della guerra e delle migrazioni, dal punto di vista delle periferie e del margine ma con un linguaggio che sta al centro della popularculture americana.
ore 21 – Sala del Maggior Consiglio | Dux in scatola. Autobiografia d’oltretomba di Mussolini Benito
Testo, regia e interpretazione di Daniele Timpano, uno spettacolo Frosini/Timpano.
Domenica 3 aprile
ore 10 – Sala del Minor Consiglio | Peppino Ortoleva, I media e la storia
Si parla di public history da circa trent’anni ma si pratica la “storia pubblica” da secoli, perché la storia ha avuto a lungo una funzione di legittimazione politica e di spiegazione delle realtà sociali.
ore 10 – Archivio Storico | Massimo Mastrogregori, I taccuini inediti di Marc Bloch
Pubblicati di recente, i taccuini del grande storico francese Marc Bloch non sono solo un documento privato, una “antologia personale” di brevi citazioni dai grandi autori che leggeva.
ore 10.30 – Sala Camino | Rosangela Pesenti, Storie in Archivio. Gli archivi nazionali dell’Unione Donne Italiane
L’Unione Donne Italiane nasce nel 1945 dall’unione dell’associazione costituitasi nell’Italia centro meridionale nel settembre 1944, con i Gruppi di Difesa della Donna e per l’assistenza ai combattenti della libertà, sorti nell’Italia settentrionale nel 1943 contro l’occupazione tedesca.
ore 11 – Sala del Minor Consiglio | Giuliano Volpe, Quando finisce l’archeologia? Quando inizia la storia?
L’archeologia negli ultimi decenni ha innovato i propri metodi e ampliato il proprio campo di indagine spaziale e cronologico.
ore 11 – Archivio Storico | Francesco Santi, Il Medioevo, l’età metaforica
La cultura moderna ha veramente fatto i conti con il Medioevo? Lo ha compreso nella sua differenza, nelle sue luci e nelle sue tenebre? Quello che si riferisce al Medioevo – come, ad esempio, il monachesimo o l’Impero – potrebbe non essere affatto quello che più esattamente lo qualifica.
ore 11 – Sala Liguria | Fiamma Lussana, Il cinema racconta la storia. L’Italia nell’occhio dell’Istituto L.U.C.E. (1924-1945)
L’Istituto nazionale Luce nasce a metà degli anni Venti del ’900, durante la svolta autoritaria fascista e prima della stretta totalitaria del decennio successivo. La sua finalità è produrre e diffondere materiali per l’educazione popolare e la propaganda “a mezzo della cinematografia”.
ore 12 – Sala del Maggior Consiglio | Luigi Mascilli Migliorini, Metternich e Napoleone. Due vite (non) parallele
Praticamente contemporanei – nascono a quattro anni di distanza – Napoleone e Metternich condividono il cammino di una generazione che attraversa la Rivoluzione, ne conosce speranze e tragedie, ne vive la fine se non addirittura il fallimento.
ore 12 – Archivio Storico | Marina D’Amelia, Simona Feci, Silvia Salvatici
Dagli anni Settanta ad oggi la storia delle donne ha compiuto un lungo percorso, con l’intento di introdurre i soggetti femminili nelle ricostruzioni del passato e dare loro una visibilità a lungo misconosciuta.
ore 12 – Sala Liguria | Michele Dall’Ongaro, La zuppa è servita. Parole, musica, storie e Storia nel Melodramma
Dalla data del suo presunto inizio a Firenze con la Dafne di Jacopo Peri nel 1597 a quella della sua morte ufficiale con Turandot di Puccini eseguita nel 1926 (secondo alcuni l’ultima vera “opera”, almeno nel senso stretto del termine) il melodramma non ha smesso mai di interrogarsi e interrogarci sul rapporto tra musica e parole, tra finzione e realtà, tra Storia e Mito.
ore 15 – Sala del Maggior Consiglio | Andrea Purgatori, Raccontare il presente
Raccontare il presente per un giornalista d’inchiesta significa tentare di spiegare il presente attraverso la memoria del passato, i fatti e le storie delle persone e concepire la storia come strumento d’interpretazione di ciò che accade oggi.
ore 15 – Archivio Storico | Ernesto Galli Della Loggia, La marcia su Roma. Tecnica di un finto colpo di stato che si finse una rivoluzione
Benché il fascismo la facesse passare per la data di una rivoluzione, quanto accadde il 28 ottobre 1922 fu solo un cambio di governo con modalità assai anomale, ma conclusosi secondo le regole con il sì di una maggioranza parlamentare regolarmente eletta.
ore 15 – Sala Liguria | Anna Ottani Cavina, Arte e Rivoluzione
Jacques-Louis David (1748 -1825) è un caso eclatante di artista engagé: ha fatto politica in prima persona, votando alla Convenzione, nel 1793, la decapitazione del re. Ma sono stati i suoi dipinti a funzionare come un detonatore, come “una chiamata alle armi”, per quella prerogativa, che è delle immagini, di trasmettere velocemente idee e messaggi, ma soprattutto per l’invenzione di un linguaggio radicalmente purificato, araldico, di straordinaria chiarezza e leggibilità.
ore 16 – Sala del Maggior Consiglio | Hervé Inglebert, Storia critica delle Storie universali
Fino al 1750 esistevano racconti sul complesso dei fatti politici, religiosi e culturali del passato oltre che riflessioni su questa tipologia di scrittura della storia. E solo dopo il 1870 hanno cominciato a circolare storie accademiche universali.
ore 16 – Archivio Storico | Anna Foa, I testi letterari come fonti storiche
Gli steccati fra storia e fiction non sono rigidissimi. I romanzi storici, che si basano su fonti documentarie per narrare una storia in gran parte inventata, ne sono un chiaro esempio. Ma anche i testi letterari rappresentano a volte fonti eccezionali per lo storico.
ore 16 – Sala Liguria | Marco Valenti, I Barbari a casa loro
In Italia si è soprattutto parlato di “Barbari” in relazione alla formazione dei così detti regni romano barbarici dopo il periodo delle grandi migrazioni/invasioni.
ore 17 – Sala del Maggior Consiglio | Marino Sinibaldi, Sotto il Vulcano. Pensare, leggere, ascoltare con la pandemia
Mai la comunicazione umana ha avuto a disposizione strumenti così potenti, accessibili, universali che sembrano aver realizzato il sogno di infinite generazioni: comunicare nel modo più esatto, vasto, rapido, libero. Mai però è sembrata rappresentare e forse rafforzare un degrado del linguaggio e delle relazioni che lo animano.
ore 17 – Archivio Storico | Walter Barberis, Storia senza perdono
Storia e memoria sono spesso indicate come sinonimi. Ma sono diverse e hanno funzioni complementari.
ore 17 – Sala Liguria | Chiara Frugoni, Le donne nel Medioevo. Proiezione video con introduzione di Marina Montesano
Nell’immaginario collettivo Francesco è conosciuto soprattutto attraverso gli affreschi di Assisi. Ma che profilo diffondono del santo e quanto vicino o lontano dalle sue proposte?
ore 18 – Sala del Maggior Consiglio | Luciano Canfora, Storia e verità
La tradizione «realistica» della storiografia, che parte da Tucidide, Polibio e Tacito e arriva a Machiavelli, Ranke, Syme, Kissinger, assume come pilastro, come punto fermo, che la storiografia è la prosecuzione della politica con altri mezzi, e che il politico è il solo a possedere i requisiti per scrivere storia.