Il Bisagno: una storia sconosciuta
Il Bisagno ha accompagnato in tutto il suo sviluppo la città di Genova, dissetando e garantendo nei secoli una cospicua fonte di alimentazione per la cittadinanza. Solo nell’ultimo secolo il Bisagno ad opera dell’uomo è divenuto un allarmante fattore di rischio in quanto tende a riappropriarsi del suo ambiente naturale. Da una sua antica sezione idraulica di 100-150m il suo corso è stato ristretto ad una sezione di circa 50m. Agli errori di progettazione si è sommato l’aumento della frequenza di fenomeni estremi, dovuti ai cambiamenti climatici. Insieme al Prof. C. Eva, dopo aver percorso la storia della piana del Bisagno, l'associazione "Genova Cresce" tratterà gli aspetti geologici ed idrogeologici che la caratterizzano e che possono causare criticità per l’edificato e per l’ambiente.
La piana è caratterizzata da notevoli spessori di coltri sedimentarie in cui è immagazzinato un importante acquifero che viene tutt’oggi utilizzato a scopo idropotabile. La fonte più sfruttata risultano essere i pozzi, localizzati per lo più in ambito urbano e finalizzati all?approvvigionamento idrico della città con un prelievo dalla falda di subalveo pari a circa 17.000.000 m3 all’anno.
Inoltre saranno indicate le criticità del Bisagno come sistema anche in funzione della mitigazione del rischio idrogeologico. Con il Prof. M. Troilo si proverà a mettere insieme e spiegare le informazioni disponibili in rete, allo scopo, che caratterizza la nostra associazione, di far crescere il livello di consapevolezza dei problemi. Saranno quindi presentate in modo sintetico ed efficace le immagini disponibili nel piano di bacino, indicandone l'utilità anche per un semplice cittadino, verranno fornite alcune indicazioni fotografiche sui danni delle alluvioni, presentate alcune considerazioni sul rapporto uomo-ambiente, e per concludere cenni sulla esperienza diretta del relatore con le alluvioni del 1954 e del 1970.