Ciclo “Da Bach a Berio”: concerto di Fabio Bagnoli alla Casa Quartiere di Certosa
Nell'ambito del ciclo “Da Bach a Berio: sequenze musicali per Genova”, venerdì 11 novembre alle ore 17:30 alla Casa Quartiere 13 D di Certosa si esibirà Fabio Bagnoli. Diplomato al Conservatorio Martini di Bologna, si è perfezionato presso l’Accademia Europea Musicale con Pietro Borgonovo e presso l’accademia di perfezionamento per solisti (Bologna) con Han de Vries. Successivamente ha intrapreso gli studi di composizione con Romano Pezzati. Collabora come primo oboe con l’Orchestra dei Pomeriggi Musicali di Milano, Orchestra Verdi di Milano, Orchestra della Toscana, Teatro dell’opera di Roma, con i Fiati di Parma ed i Filarmonici romani.
Bagnoli si è esibito con musicisti come Peter Lukas Graf, Heinz Holliger, Bruno Canino, Giuseppe Sinopoli, Krzysztof Penderecki presso le più importanti istituzioni concertistiche nazionali ed internazionali tra cui Unione Musicale, Amici della Musica di Palermo, Musica Insieme di Bologna, stagione concertistica dell'Università "La Sapienza" di Roma, GOG, Amici della Musica di Trieste, Società del Quartetto di Vercelli, MiTo di Milano, Biennale di Venezia. Al suo attivo vi sono inoltre registrazioni con le più importanti radio europee e presso le etichette BMG, Arts, amadeus e Tactus.
Il concerto sarà preceduto dall'introduzione “Di cosa parliamo quando parliamo di Certosa”, a cura dell'architetto Stefano Camisasso.
Ingresso libero.
Programma
Carl Philipp Emanuel Bach
Sonata in sol minore per oboe solo
Luciano Berio
Sequenza VII per oboe solo
Benjamin Britten
Six Metamorphoses after Ovid op. 49 per oboe solo
Georg Philipp Telemann
Fantasie per oboe solo
Il progetto “Da Bach a Berio: sequenze musicali per Genova” ideato dalla GOG, tende a favorire un pieno ed effettivo riconoscimento delle potenzialità inclusive della cultura attraverso incontri-concerto ancorati alla diffusione della conoscenza del concetto di virtuosismo, ma applicato alla bellezza dell’esecuzione condotta in uno spazio che avvicini molto il pubblico di ascoltatori. Ciò può avvenire solo in un ambiente votato all’incontro e al piacere della conoscenza, amplificato dall’analisi di un pensiero artistico legato al territorio. Nessuno ignora quanto la figura del genovese Niccolò Paganini sia stata generatrice di ammirazione e guida emozionale per tutti i più grandi compositori dell’epoca che a lui si sono riferiti nell’imitazione del concetto di arte attraverso il virtuosismo. Basta pensare alla più celebre composizione di Paganini, ovvero i Capricci, per afferrare l’immensa grandiosità delle più stimate composizioni del nostro grande autore ligure, Luciano Berio, le Sequenze per strumento solo. In ogni concerto c’è la possibilità di individuare assai facilmente quanto il concetto di virtuosismo abbia attraversato le esigenze e l’immaginazione di molti altri compositori del passato. In primo luogo il grande Johann Sebastian Bach.