Ardesia: escursione sulla nuova via della pietra nera, tributo alle donne
Un nuovo anello escursionistico per ripercorrere la storia di una pietra che ha segnato la vita delle “camalle dell’ardesia” e l’architettura e il paesaggio delle colline alle spalle di Lavagna.
Escursione fruibile anche con il treno.
L’evento outdoor in oggetto non è interessato dall'ordinanza sulla peste suina.
Leggere con attenzione il dettaglio dell’escursione guidata.
I posti sono limitati e la prenotazione è obbligatoria: bisogna scrivere all’indirizzo mail escursionismoliguria@gmail.com oppure numero WhatsApp 342.9963552 specificando i seguenti dati: nome, cognome, numero di cellulare, codice fiscale e residenza.
Presentazione
di Enrico Bottino - Trekking promoter
L'impronta femminile sull’entroterra di Lavagna, declinata nei mestieri del mondo rurale e nel paesaggio, sono i temi affrontati lungo questo itinerario inedito della “pietra nera”, dove si vuole celebrare la condizione e il ruolo della donna del Novecento. Protagoniste non sono artiste, letterate, umaniste o scienziate, ma donne multitasking, regine della casa e dei campi, grandi lavoratrici nei castagneti e negli uliveti, nonché camalle lungo le vie dell'ardesia.
La storia di questa terra a ridosso di Lavagna l’hanno fatta loro: alla donna era affidata la tosatura delle pecore, la raccolta delle castagne e delle olive, erano sempre loro ad occuparsi dell’ovile, del pollaio e della stalla. Eppure non si spiega l’assenza delle donne nel panorama toponomastico, salvo il famoso Sentiero delle Camalle, che omaggia le donne di Lavagna che per secoli lo hanno calcato a piedi nudi, trasportando sul capo le pesanti lastre di ardesia dalle cave della zona fino al mare per caricarle sulle navi che salpavano alla volta di Camogli e Genova. Sabato 26 Febbraio verrà percorso una di queste vie dell’ardesia, per far luce sull’importanza storico-sociale delle donne all'inizio del Novecento nelle colline sopra Lavagna, quando vivevano secondo tradizioni e ritmi antichi.
L’itinerario
L’itinerario inizia dalla stazione ferroviaria di Cavi di Lavagna: la direzione da seguire è quella di Cavi Borgo, dove la Chiesa dell’Immacolata Concezione riserba una singolare pavimentazione a scacchiera. I rissëu sono acciottolati a mosaico tipici dei sagrati e dei giardini di palazzi, ville e case nobiliari liguri. Sempre a Cavi Borgo, antico luogo di pescatori, s’incontra la bella Cappelletta di S. Leonardo, nota anche come Cappella dei Francesi. Non resta che iniziare a salire verso le alture di Lavagna, grazie ad una inedita via dell’ardesia, lungo la quale quel poco di fatica sarà mitigato dalla vista del mare!
Ripercorrere questi sentieri, che attraversano un entroterra povero di risorse naturali, consente di cogliere meglio il duro lavoro delle donne e le loro condizioni di vita. Le lastre dei gradini in ardesia consentono di attraversare un ambiente naturale ricco di segni lasciati dall’uomo. Antiche case, viottoli, orti, verso l’alto le geometrie vivaci degli uliveti concedono margini di terra al castagneto, mentre alle spalle si allarga il Golfo del Tigullio, protetto dal Promontorio di Portofino a ponente e da Punta Manara a levante. S’incontrano lungo il percorso piccoli agglomerati rurali – Cereto, Cappella di Sant’Eufemiano, Barassi e Sorlana – fino a raggiungere la Chiesa di Santa Giulia di Centaura. Sotto l’ampia chioma del secolare leccio che ombreggia il piazzale, si ammirano le splendide decorazioni del sagrato di Santa Giulia. Lo sapevate che ogni ciottolo colorato rappresentava un impegno e una preghiera al servizio della comunità, la ricerca di una speciale benedizione? Nella seconda parte dell’itinerario, il sentiero della “pietra nera” inizia a scendere lungo terreni inondati di luce e avvolti dai profumi della macchia mediterranea.
Questa e? “una terra leggiadra” come diceva il poeta Vincenzo Cardarelli, ma e? anche una terra acclive.
Una cornice stupenda dove protagonista resta sempre lei, l’ardesia, utilizzata dai contadini-muratori per la copertura dei tetti, per lastricare mulattiere e innalzare muretti a secco. Soffi il vento di libeccio e maestrale, che recano canti e sospiri, risa e preghiere…
Dati tecnici
L’itinerario vede la partecipazione di una Guida Ambientale Escursionistica (Aigae), figura professionale che ha il compito principale di accompagnare il gruppo illustrando loro le caratteristiche culturali, ambientali, morfologiche e paesaggistiche dell'area visitata.
Data: sabato 26 febbraio. Tipologia itinerario: escursione ad anello (fruibile anche in treno).
Quota di partecipazione: 15 euro. La quota comprende l’organizzazione tecnica e l’accompagnamento di una guida ambientale ed escursionistica e accompagnatore turistico. Per i bambini di età inferiore agli 8 anni tariffa ridotta a 8 euro.
La quota non comprende l’assicurazione, il viaggio, il pranzo al sacco.
Iscrizione obbligatoria entro le ore 20:00 di Venerdì 25 Febbraio, oppure al raggiungimento del numero massimo previsto di partecipanti. Bisogna scrivere all’indirizzo mail escursionismoliguria@gmail.com specificando i seguenti dati: nome, cognome, numero di cellulare, codice fiscale e residenza. In caso di rinuncia, si prega di avvertirci tempestivamente.
Appuntamento: ore 10:15 presso la stazione FS di Cavi di Lavagna. Fine escursione ore 17:30 circa, presso la stazione di Lavagna.
Rientro fine escursione previsto per le 17:30.
Pranzo al sacco. Possibilità di trovare acqua solo dal sagrato della Chiesa di Santa Giulia
Dislivello: + - 380 metri circa
Lunghezza del percorso: 12 chilometri
Difficoltà: Media (scala difficoltà del Club Alpino Italiano: E = Escursionistica).
Durata della camminata: 4.30 ore circa, non comprensive delle soste con le spiegazioni delle Guide, pranzo al sacco.
Equipaggiamento consigliato: abbigliamento comodo e sportivo, capo caldo, scarpe da trekking.