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Nuova diga, Anac precisa: "Irregolarità evidenziate dal 2023"

"Come sempre Anac non agisce per bloccare, non avendone fra l'altro la facoltà o i poteri, ma per agevolare la realizzazione delle opere nel doveroso rispetto della legalità, delle regole di trasparenza e concorrenza", chiarisce l'Autorità nazionale anticorruzione

Prosegue il dibattito sul progetto della nuova diga foranea del porto di Genova. "Sorprende lo stop dell'Anac: è come se pezzi di Stato remassero contro l'interesse nazionale", commentano fonti del Mit. La diga di Genova, spiegano, "è un progetto di cui si parla da anni e che ha una condivisione bipartisan: i primi finanziamenti sono frutto di Paola De Micheli (Pd) e l'opera è stata inserita nel Pnrr dal governo Draghi. Il Ministro Matteo Salvini, seguendo i principi di concretezza e buonsenso, ha fatto di tutto per velocizzare l'iter di un intervento fondamentale per tutto il Paese e non solo per la Liguria e il suo capoluogo. Anche per questo sorprende lo stop dell'Anac: è come se pezzi di Stato remassero contro l'interesse nazionale".

"Tutte le obiezioni sollevate dall'Autorità Nazionale Anticorruzione - proseguono le fonti del Mit - sono fortemente contestate dai nostri uffici, basti pensare che i costi dell'opera non sono aumentati e nessuna contestazione riguarda presunti fenomeni corruttivi. Si tratta di semplici osservazioni burocratiche. Salvini è pronto a procedere con assoluta determinazione, a difesa degli interessi italiani".

La precisazione di Anac

"Le verifiche sull'opera - precisa Anac - e sulle criticità emerse procedono dal 2022, secondo le procedure previste dalla legge. L'Autorità ha evidenziato fin dal 2023 alla Struttura commissariale le diverse irregolarità riscontrate e le indicazioni migliorative. La stazione appaltante ha ritenuto di concentrare la propria attività nella contestazione della competenza di Anac a intervenire e nel difendere il proprio operato, senza adoperarsi per risolvere in tempo le problematiche evidenziate".

"Ora, con la delibera n. 142 del 20 marzo 2024, tali osservazioni vengono formalizzate, ancora una volta non con l'intento di fermare l'opera, il cui carattere strategico e fondamentale non viene messo in discussione, ma al contrario, proprio per scongiurare che tale importate realizzazione possa subire blocchi o ritardi in seguito, in ragione del mancato rispetto delle procedure di legge, ponendo anche a rischio i finanziamenti Pnrr", osserva Anac.

"Come sempre Anac non agisce per bloccare - conclude -, non avendone fra l'altro la facoltà o i poteri, ma per agevolare la realizzazione delle opere nel doveroso rispetto della legalità, delle regole di trasparenza e concorrenza, così da consentire che si intervenga in tempo, evitando quelle irregolarità che possono avere un impatto anche con riferimento all'erogazione dei finanziamenti dell'Unione europea".

Toti: "Questo è il momento di remare tutti nella stessa direzione"

"Ben comprendo il disappunto del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - dichiara il presidente della Regione, Giovanni Toti - circa il parere di Anac sulla diga di Genova. In un momento in cui l'intero Paese dovrebbe remare nella stessa direzione e privilegiare il raggiungimento degli obiettivi strategici, sembra che qualcuno non riesca a evitare di privilegiare la forma alla sostanza, la burocrazia al risultato, il ricorso ‘contro’ alla collaborazione 'per'".

"La diga di Genova - prosegue Toti - è un'opera straordinaria da cui dipende la competitività del nord ovest. È un'opera, che vede impegnati fianco a fianco Ministero, Regione, Comune, Autorità Portuale. È un'infrastruttura richiesta da tutte le imprese, che operano nella logistica del primo porto italiano. Nelle procedure di aggiudicazione dell'appalto non vi sono zone d'ombra, né vi è la possibilità di alcun danno erariale. Ma qualcuno in Italia continua a lavorare secondo l'intollerabile principio della 'pratica burocratica perfettamente svolta, l'opera non è stata fatta'".

"Noi restiamo convintamente orientati a una pubblica amministrazione, che produca meno carta bollata e più infrastrutture. Così abbiamo costruito il ponte per Genova, così la Liguria si sta modernizzando e per questo - conclude il presidente della Regione - saremo al fianco del Governo e del ministero delle Infrastrutture su qualsiasi iniziativa, che semplifichi la vita del Paese".

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