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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Prà / Via Prà

Porto di Pra'-Voltri, a maggio 2020 tutte le banchine elettrificate

L'aggiornamento è arrivato in consiglio regionale: l'investimento vale 11,4 milioni di euro, i lavori dureranno poco prima di un anno

Entro maggio 2020 le banchine del porto di Pra’-Voltri saranno interamente elettrificate: l’annuncio è arrivato nel corso del consiglio regionale di martedì mattina dall’assessore Giacomo Giampedrone, che ha risposto a un’interrogazione presentata dal consigliere Gianni Pastorino, capogruppo di Rete a Sinistra/LiberaMente Liguria. 

Pastorino si è fatto portavoce dell’istanza già sollevata dal Municipio Ponente e dal giovane consigliere di A Sinistra, Filippo Bruzzone, che avevano più volte chiesto aggiornamenti sullo stato del progetto per l’elettrificazione delle banchine. Dal quadro generale fornito da Giampedrone è emerso che la progettazione esecutiva è già stata conclusa, e che la consegna dei lavori è prevista per marzo 2019: in totale saranno 420 i giorni di cantiere, con la conclusione fissata a maggio 2020. 

L’investimento da 11,4 milioni di euro ha l’obiettivo di rendere più efficiente lo scalo genovese, e di ridurre l’impatto acustico e ambientale che il porto ha sul quartiere: il progetto prevede il funzionamento delle banchine per 24 ore consecutive, in modo da andare incontro sia alle esigenze delle navi di linea, che fanno regolarmente scalo a Genova, sia a quello delle navi che vi arrivano occasionalmente, senza scaricare nulla ma fermandosi nel corso di una tratta più lunga.

Dagli studi sul traffico marittimo è infatti emerso che le navi che arrivano nel porto di Pra’-Voltri vi restano da un minimo di 8 ore a un massimo di 36, ed è su questi dati che è stata elaborata la potenza e la performance delle banchine elettriche: «Per noi rimane il problema del monitoraggio della qualità dell’aria - è il commento di Bruzzone - Abbiamo un quadro disarmante per quanto riguarda l’inquinamento atmosferico, e questo senza avere dati certi. La centralina fissa di via Ungaretti registra infatti solamente l’ozono, e già dai rilievi effettuati da Legambiente è emerso che nel corso del 2018 i limiti di legge sono stati sforati 103 giorni l’anno. Per il quartiere è importante raccogliere dati più ampi, su tutte le sostanze che possono trovarsi nell’aria. Solo così potremmo mettere a punto strategie per contrastare in maniera efficace l’inquinamento ambientale».

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