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Cronaca

Crollo torre piloti, inizia il processo d'appello

Il primo grado del processo bis sul crollo della torre piloti del porto di Genova, avvenuto il 7 maggio 2013 a seguito dell'urto con la nave da carico Jolly Nero, si era chiuso con sette condanne. Inizia ora il processo d'appello per accertare definitivamente le responsabilità nella tragedia della posizione della struttura

Nella notte del 7 maggio 2013 la nave cargo della compagnia di navigazione Messina, durante una manovra nelle acque del porto di Genova, aveva urtato la torre piloti, provocandone il crollo nel quale hanno perso la vita nove persone.

Per accertare cause e resposabilità di quel tragico evento è stato celebrato un processo penale nel quale erano imputati alcuni membri dell'equipaggio della Jolly Nero, accusati di negligenza nello svolgimento delle manovre di uscita dal porto di Genova.

Un secondo filone d'indagine, relativo alla errata posizione di costruzione della torre piloti, ha portato a una sentenza di primo grado con condanne per sette persone, che è stata impugnata dando origine al secondo grado di giudizio. Il 7 marzo, a nove anni dal tragico evento, si è tenuta la prima udienza in Corte d'Appelo durante la quale il presidente Vincenzo Papillo ha iniziato a leggere la relazione che concluderà mercoledì.

Il primo procedimento penale si è concluso nel gennaio 2019 con la sentenza della Corte d'appello che ha confermato le condanne di Roberto Paoloni, comandante della Jolly Nero, Lorenzo Repetto, primo ufficiale della nave cargo, Franco Giammoro, direttore di macchina assolvendo invece il pilota del porto Antonio Anfossi e il comandante d’armamento Giampaolo Olmetti.

L'altro filone d'indagine si era invece concentrato sulla progettazione della torre piloti e, in particolare, sul posizionamento della struttura che gli inquirenti sostenevano pericoloso poichè eccessivamente vicino al mare e all'area di manovra delle navi.

Dopo le indagini preliminari la Procura aveva chiesto l'archiviazione del procedimento, solo la tenacia della mamma di Giuseppe Tusa, una delle vittime del crollo, che attraverso il suo legale si era opposta alla richiesta di archiviazione, aveva convinto il gup a disporre il rinvio a giudizio degli imputati.

Nel settembre 2020 è arrivata infine la sentenza del Tribunale di Genova, con condanne a carico di 7 imputati e assoluzioni per altri 5. Le condanne sono state a tre anni all'ammiraglio Felicio Angrisano, ex comandante della Capitaneria di porto di Genova ed ex comandante generale della Capitanerie, a due anni per Paolo Grimaldi e Fabio Capocaccia, a un anno e sei mesi per Angelo Spaggiari, Ugo Tomasicchio e Mario Como e a un anno per Giovanni Lettich, ex capo dei piloti del porto di Genova.

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