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Cronaca

'Bonus' abbattimento cinghiali fino a 80 euro, animalisti in rivolta

Le polemiche per la delibera della Regione Liguria per arginare il problema della peste suina

Animalisti in rivolta per il 'bonus' abbattimento cinghiali deciso dalla Regione Liguria per rinnovare il contrasto alla diffusione della peste suina. Il provvedimento è stato anticipato dall'agenzia Dire, si tratterebbe di una delibera che prevede 80 euro per l'abbattimento di ogni esemplare di femmina adulta e subadulta di cinghiale selvatico all'interno delle zone di restrizione I e II o entro i 50 chilometri dal loro confine. Contributo che si dimezza a 40 euro per ciascun esemplare di maschio adulto, nella stessa area. Si scende a 30 euro per l'abbattimento di cinghiali selvatici in Liguria a una distanza superiore ai 50 km dai confini della zona di restrizione 2 e per il ritrovamento di ogni carcassa nelle ricerche attive coordinate dai Gruppi operativi territoriali. Il finanziamento complessivo viene stimato in 200.000 euro e rientra negli oltre 3,3 milioni già accantonati e messi a disposizione di Alisa per il rimborso delle spese sostenute dagli Ambiti territoriali di caccia per il contrasto alla pandemia. Secondo gli ultimi dati dell'Istituto zooprofilattico, in Liguria finora sono stati riscontrati 759 casi di carcasse positive alla peste suina africana a partire dal 27 dicembre 2021.

Gaia, Lav e Animalisti Genovesi: "Politica fallimentare"

Secondo le associazioni Gaia Animali e Ambiente, Lav, delegazioni di Genova, e il gruppo Animalisti Genovesi: "La Regione Liguria e il commissario straordinario Vincenzo Caputo si confermano  nuovamente al servizio del mondo venatorio, dimostrando l’inefficienza nell’affrontare l’epidemia di  Psa perseverando nella fallimentare politica delle catture e uccisioni, tramite gli agenti della Vigilanza Faunistica, e battute tramite i Got, in sostanza cacciatori,  nelle zone di restrizione I e II con conseguente dispersione dei cinghiali in altre aree, movimentazione di persone e mezzi,  quindi espansione delle contaminazioni. La conferma - scrivono ancora gli animalisti in una nota - viene proprio dall’Assessore alla Sanità  Gratarola che nella Delibera di giovedì scorso scrive 'dell’avanzare del fronte epidemico PSA nel levante ligure' e anche dalla Federcaccia che scrive 'la constatazione che la Psa nonostante tali importanti sforzi ha continuato a progredire sul territorio'. Gaia, Lav e Animalisti Genovesi denunciano l’assenza di ascolto verso le associazioni animaliste e nemmeno di quella parte di comunità scientifica che propone da molto tempo interventi alternativi e non cruenti, che con l’enorme quantità di finanziamenti  elargiti al settore avrebbero avuto già dei risultati. Chiediamo a Vincenzo Caputo, che fine hanno i progetti per la sterilizzazione farmacologica attraverso farmaci immuno contraccettivi di cui annunciava il sostegno lo scorso anno". 

Manifestazione in piazza De Ferrari

Il movimento Centopercentoanimalisti ha invece annunciato un presidio in piazza De Ferrari, sabato 20 aprile a partire dalle ore 16: "Una deriva culturale  ed etica - scrivono i militanti -, che coinvolge tutta Italia anche se maggiormente focalizzata in alcune regioni, e che rischia di trasformare il nostro territorio in un deserto".

Bruzzone (Lega): "La Regione sta facendo il possibile per arginare la peste suina"

Alle critiche ha risposto il deputato ligure Francesco Bruzzone (Lega): Regione Liguria - il commento affidato a una nota - sta facendo il possibile per arginare il problema della pandemia di peste suina africana, insieme alla struttura commissariale nazionale. L'auspicio è che tutte le forze, anche quelle sociali, lavorino in quella direzione. Dispiace apprendere nuovamente che qualcuno, all'insegna di squilibrate forme di animalismo, non condivida la necessità di combattere la pandemia mettendo a rischio sanitario le attività umane. Di queste associazioni apprezzo soltanto il coraggio che hanno, assumendosi la responsabilità di fare proposte che se dovessero essere attuate rischierebbero di incrementare la pandemia in corso".

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