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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Largo Rosanna Benzi

San Martino, fino a 2 mesi di attesa per ricevere i risultati degli esami istologici

Il piano di lavoro prevede di eliminare le lunghe attese nei prossimi 30 giorni e successivamente giungere a una nuova organizzazione del lavoro", ha spiegato l'assessore alla sanità Angelo Gratarola

Ritardi dei risultati degli esami istologici presso il policlinico San Martino di Genova. Anche di questo si è parlato nel corso della seduta di martedì 11 aprile 2023 del consiglio regionale.

Luca Garibaldi (Pd-Articolo Uno) ha presentato un'interrogazione, sottoscritta dal gruppo, in cui ha chiesto alla giunta quali azioni intende portare avanti affinché l'attività del servizio di diagnostica istologica sia ristabilita con tempi di attesa sostenibili.

Il consigliere ha rilevato che, secondo alcuni organi di stampa, operatori sanitari e pazienti denunciano alla data del 4 aprile scorso, fino a 2 mesi di attesa per ricevere i risultati degli esami istologici.

L'assessore alla sanità Angelo Gratarola ha spiegato che la direzione dell'ospedale ha già attivato una serie di iniziative per risolvere il problema, compresi un'analisi dei processi organizzativi e gestionali per la refertazione degli esami, alcune modifiche nell'organizzazione del lavoro e un sistema di monitoraggio sui tempi di attuazione dei diversi tipi di esame.

L'assessore ha precisato che il piano di lavoro prevede di eliminare nei prossimi 30 giorni le attese con azioni estemporanee per giungere successivamente a una nuova organizzazione del lavoro.

L'assessore alla Sanità, Angelo Gratarola, ha risposto anche con una nota alle parole del consigliere di minoranza Luca Garibaldi. "In stretto contatto con la direzione del Policlinico San Martino - si legge - sono state messe in atto alcune azioni volte a contenere ed eliminare definitivamente il problema delle lunghe attese per i referti di anatomia patologica. Il piano di lavoro prevede di eliminarle nei prossimi 30 giorni e successivamente giungere a una nuova organizzazione del lavoro".

"Una volta riorganizzato il lavoro si valuterà se sarà opportuna un'integrazione del personale -aggiunge Gratarola- Solo così potremo procedere con una valutazione oggettiva evitando il preconcetto secondo il quale di fronte ad una carenza di un servizio offerto la problematica sia sempre e comunque da attribuire alla mancanza di risorse umane", conclude Gratarola.

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