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Cronaca

Sanità, la completa dematerializzazione delle prescrizioni mediche diventa realtà

La data da segnare sul calendario è quella di lunedì 3 aprile 2023. Da quel giorno chi si recherà in farmacia, dopo aver prestato solo per la prima volta il proprio consenso, avrà accesso al sistema fino a eventuale revoca e non dovrà più mostrare sms e promemoria cartacei

Da lunedì 3 aprile scatta la completa dematerializzazione delle prescrizioni mediche. Per la cosiddetta ricetta a carico del Servizio Sanitario Nazionale, divenuta poi 'promemoria cartaceo', questo processo era iniziato durante l'emergenza covid-19, attraverso l'invio di appositi sms per evitare che i pazienti dovessero uscire di casa per recarsi prima dal proprio medico e poi in farmacia per ritirare i medicinali.

Ora la dematerializzazione si completa: per il 'promemoria cartaceo', infatti, non sarà più nemmeno necessario esibire in farmacia il Numero di Ricetta Elettronica (Nre) ricevuto via sms dal proprio medico, ma basterà avere con sé la propria tessera sanitaria valida per permettere al farmacista di visionare a terminale tutte le ricette prescritte in Liguria per quell'utente.

Come funziona

Sempre da lunedì 3 aprile scatta la dematerializzazione completa anche per le prescrizioni mediche su ricetta dematerializzata per i farmaci non a carico del Sistema Sanitario Nazionale. Con l'entrata in vigore della ricetta dematerializzata per tutti i tipi di prescrizione, quindi, chi si reca in farmacia, dopo aver prestato solo per la prima volta il proprio consenso, avrà accesso al sistema fino a eventuale revoca e non dovrà più mostrare sms e promemoria cartacei, che spesso venivano dimenticati o smarriti, causando disguidi e perdite di tempo sia per gli utenti che per i professionisti.

I benefici

Il nuovo sistema avrà un impatto significativo anche sul lavoro di medici e farmacisti. Si calcola infatti che ogni medico della Liguria compili, quotidianamente, circa cento ricette e che questa procedura possa portare a un risparmio di tempo di un minuto per ogni ricetta. Ogni medico potrà quindi recuperare un'ora e quaranta, tempo che potrà dedicare ai propri pazienti. La semplificazione riguarderà tutte le prescrizioni farmaceutiche, con la sola eccezione di quelle per i minorenni e di alcuni casi particolari per cui è previsto l'utilizzo di ricette diverse.

Le ricette dematerializzate emesse nel 2021 sono state più di 21 milioni (21.738.402 per l'esattezza), con una media (escludendo i giorni festivi) di oltre 85mila al giorno (85.249). Nel 2022 queste sono salite a oltre 24 milioni (24.042.485), con una media giornaliera di più di 95 mila (95.407). In questi primi tre mesi dell'anno, il dato è arrivato a superare i 6 milioni (6.262.965) con una media di 102.672 ricette al giorno (dati aggiornati al 28 marzo 2023).

Tenendo conto che nel 2023 si avranno in tutto 250 giorni lavorativi, le ricette dematerializzate potrebbero arrivare a 25 milioni 668mila. Un processo che ha impatti significativi anche a livello ambientale: si calcola infatti che, evitando di stampare i promemoria cartacei, già nei primi tre mesi dell'anno si sarebbero risparmiati circa 3 milioni di fogli di carta formato A4. A questo va poi aggiunto il significativo minor utilizzo dei toner.

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