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Cronaca

Porto di Pra', la lotta a fumi e rumori passa da banchine elettrificate e dune

Dovrebbero iniziare nel 2019 i lavori per ridurre l'impatto acustico e ambientale prodotti dalle navi. Istituito un tavolo di monitoraggio permanente con i soggetti interessati

Dovrebbero partite nel 2019 i lavori di elettrificazione del porto di Pra’: la conferma è arrivata nel corso del tavolo di monitoraggio permanente dell’attività portuale richiesto dal Municipio Ponente e riunito per la prima volta a inizio giugno, cui hanno partecipato anche il presidente dell’Autorità Portuale, Paolo Emilio Signorini, l’assessore comunale all’Ambiente, Matteo Campora, il consigliere con deleghe al Porto, Francesco Maresca, e i rappresentanti di Municipio e Regione.

Il progetto per ridurre l’impatto acustico e ambientale del porto prevede due interventi distinti: da un lato la realizzazione di dune sul lato mare del canale di calma per creare una sorta di “cuscinetto”, dall’altra una più massiccia riqualificazione delle banchine sfruttando l’elettrificazione, un investimento da 12 milioni di euro in gran parte sostenuto dall’Autorità Portuale. I lavori sono già andati a gara e sono già stati assegnati, e il cronoprogramma prevede l’avvio entro il 2019: per le dune i tempi saranno più brevi, più complesso invece il processo di trasformazione delle banchine.

«Siamo soddisfatti per la decisione di avviare il tavolo di monitoraggio permanente, che avevamo già richiesto come Municipio con una mozione lo scorso 27 settembre - spiega Filippo Bruzzone, capogruppo di A Sinistra nel Municipio Ponente - Ci riuniremo nuovamente a settembre per un nuovo bilancio, l’idea è proprio quella di convocare il tavolo periodicamente, con costanza, per monitorare l’attività portuale nella sua interezza, concentrandosi però sull’inquinamento atmosferico e acustico, fattori in passato tralasciati. Eppure il porto ha un enorme impatto sui residenti di Pra’, Palmaro e Pegli Lido, che ce l’hanno a 500 metri dalle finestre: fumi e rumori in certi casi diventano intollerabili».

«L’idea è quella di coinvolgere nel tavolo altri soggetti, dall’Asl all’Arpal passando per i rappresentanti di comitati e associazioni che da anni si occupano della questione. E sempre in un’ottica di informazione e monitoraggio, il Municipio ha chiesto che la centralina di via Ungaretti, a oggi in grado di misurare esclusivamente i livelli di ozono, venga implementata per ottenere più dati: Il porto ha un impatto innegabile sulla salute dei cittadini, soprattutto in aree densamente popolate - conclude Bruzzone - Ogni iniziativa è utile, e la raccolta dati è fondamentale per mettere a punto progetti efficaci».

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