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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca Via Coni Zugna

Calcinacci e intonaco cadono dal soffitto della cella e colpiscono detenuto

"Occorrono immediati stanziamenti di risorse economiche aggiuntive per la manutenzione e la costruzione di nuove carceri, e occorre investire concretamente sugli organici della polizia penitenziaria", dichiara il segretario regionale della Uil, Fabio Pagani

Un detenuto è rimasto ferito in modo lieve in seguito al crollo di calcinacci e intonaco dal soffitto della sua cella al secondo piano, sezione maschile, del carcere di Pontedecimo. Il cedimento è avvenuto nella notte tra venerdì 29 e sabato 30 marzo 2024.

"Una bella voragine - commenta il segretario regionale della Uil, Fabio Pagani -. Calcinacci e intonaco sono caduti proprio sul letto del detenuto, colpito e per fortuna solo lievemente ferito. È andata bene, poteva finire peggio, la camera è stata dichiarata immediatamente inagibile e i due detenuti presenti sono stati ubicati in un'altra cella".

"Occorrono immediati stanziamenti di risorse economiche aggiuntive - aggiunge Pagani - per la manutenzione e la costruzione di nuove carceri, e occorre investire concretamente sugli organici della polizia penitenziaria. Adesso però non c'è più tempo, 14mila detenuti in più rispetto ai posti disponibili e 18mila unità in meno nelle file della polizia penitenziaria, disorganizzazione imperante, aggressioni, suicidi, omicidi, stupri, traffici di ogni genere e grande, grandissima sofferenza richiedono interventi immediati e incisivi al di là della propaganda".

"Di fronte a un trend di presenze detentive in forte crescita - prosegue il sindacalista -, è del tutto evidente che non basta costruire nuove carceri. Occorre ristrutturare e migliorare quelle esistenti e rendere agibili gli spazi attualmente fuori uso. Se non si interviene sugli organici del corpo di polizia penitenziaria, difatti, non solo si rischia di costruire le ennesime 'cattedrali nel deserto', ma non si mantiene fede al dettato costituzionale".

"L'ampliamento dei posti disponibili non può che essere subordinato al rafforzamento degli organici della polizia penitenziaria, non essendo affatto sufficiente il turn over - conclude Pagani -. Rinnoviamo pertanto l'invito al ministro Nordio ad aprire immediatamente un tavolo di confronto permanente con le organizzazioni sindacali al fine di mettere in sicurezza il sistema penitenziario e tracciare un lungimirante e condiviso progetto di reingegnerizzazione dei processi e di razionali investimenti".

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