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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

Beni confiscati alle mafie, da oltre un anno non si riunisce l'osservatorio

A chiedere che "il Comune di Genova si attivi" è Roberto Centi, consigliere regionale e presidente della Commissione Regionale Antimafia

Da oltre un anno non viene convocato l'Osservatorio per Beni confiscati alle mafie. Per questo Roberto Centi, consigliere regionale e presidente della Commissione Regionale Antimafia, chiede che "il Comune di Genova si attivi per far riprendere quanto prima i lavori dell'Osservatorio". Centi auspica un rapido ritorno al lavoro dell'organo, che, nel recente passato, ha già dato prova di essere un prezioso strumento di confronto e interlocuzione con chi vive il territorio tutti i giorni.

"Ho scritto una lettera al sindaco di Genova e agli assessori competenti - spiega Centi -, nel pieno e convinto rispetto dell'autonomia di ogni ente a livello amministrativo, per sollecitare la ripresa dei lavori dell'Osservatorio. Un'efficace azione di contrasto alla pervasiva attività della criminalità organizzata passa anche dal continuo e costante coinvolgimento delle forze vive e sane della comunità tutta, come ha dimostrato il recente caso dall'officina bici della Maddalena (Boom), in vico della Rosa".

"Quest'ultimo caso citato è uno di quei beni confiscati restituito a nuova vita - sottolinea il presidente della Commissione Regionale Antimafia -, purtroppo ce ne sono ancora molti da assegnare e altri da controllare anche dopo l'assegnazione, con un'azione di vigilanza e di rete tra diverse realtà. In tal senso l'Osservatorio deve continuare a essere costruttore di quella rete sociale, venendo nuovamente messo nelle condizioni di farlo".

Roberto Centi, nella lettera scritta a sindaco e assessori, ricorda anche come l'attività dell'Osservatorio a Genova sia funzionale al quadro più ampio della legge regionale sui beni confiscati. "Come Commissione Regionale Antimafia stiamo lavorando da un anno alla stesura della nuova legge sui beni confiscati, che è nata anche grazie al lavoro svolto in questi anni dall'Osservatorio - rimarca Centi -. La legge regionale in via di definizione, il bando emanato dalla Giunta a cui abbiamo lavorato per aiutare i Comuni a realizzare la riconversione dei beni confiscati e l'attività dell'Osservatorio sono tutti strumenti che si completano tra di loro per dare una risposta forte e chiara nella lotta alla criminalità organizzata".

"Il Comune di Genova, in particolare gli uffici e i funzionari preposti alle attività pertinenti la gestione dei beni confiscati, in questi anni hanno svolto un lodevole lavoro, al punto che Genova è presa ad esempio da tante altre realtà, non da ultimo anche per la formazione professionale intrapresa dal personale, i cui frutti sono oggi a tutti evidenti e di cui dobbiamo essere grati - conclude Roberto Centi -. Da parte mia, quindi, per quanto di competenza, permane la totale disponibilità a fare quanto utile al fine del più pronto riavvio dei lavori dell'Osservatorio del Comune di Genova sul riutilizzo sociale dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata".

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