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Lunedì, 29 Aprile 2024
Cronaca

"Pronto soccorso al collasso ma Toti e Bucci festeggiano a De Ferrari"

L'attacco è del consigliere regionale di Linea Condivisa, Gianni Pastorino. Anche nel pomeriggio di Capodanno, Villa Scassi, Evangelico e Gaslini sono risultati molto affollati

Fine 2023 e inizio 2024 complicato in alcuni pronto soccorso cittadini. "Guardia medica scoperta, pronto soccorso al collasso ma Toti e Bucci festeggiano a De Ferrari". Questo il titolo di un post, pubblicato la sera del 31 dicembre dal consigliere regionale di Linea Condivisa, Gianni Pastorino.

"Sono le 21, mentre Toti e Bucci sono in piazza e sulle reti nazionali a bearsi del loro lavoro - attacca Pastorino -, i pronto soccorso genovesi sono al collasso con medici, infermieri, oss e tecnici, che si fanno in quattro per poter garantire un servizio decoroso".

"Ma non finisce qui - prosegue il consigliere di Linea Condivisa - perché andando a guardare oltre al luccichio stordente del tricapodanno escono fuori altre magagne e disservizi: in questo momento su 19 poli di guardia medica presenti su tutto il territorio genovese ne sono attivi appena 4, quello del San Martino, Nervi, Bargagli e Ronco Scrivia".

"Inoltre in questo momento è presente un solo medico al centralino della guardia medica anziché due. Cari Toti e Bucci, ci dispiace per voi ma la logica del panem et circenses non funziona con noi", conclude Pastorino.

Pastorino ha allegato al post due stampe dell'applicazione pronto soccorso live da cui Villa Scassi ed Evangelico di Voltri risultano molto affollati. La stessa situazione si è verificata anche nel primo pomeriggio di lunedì 1 gennaio, ma ai due ospedali si è aggiunto anche il Gaslini. Affollato il Galliera mentre il San Martino risulta nella norma.

La replica dell'assessore Gratarola

"Confondere l'evento di piazza De Ferrari - dichiara l'assessore alla Sanità, Angelo Gratarola -, dove hanno partecipato per altro decine di migliaia di persone, con la situazione dei pronto soccorso, dà l'idea della serietà e della competenza di chi, per fortuna, non è mai stato chiamato a governare. Secondo Pastorino, scegliere un Capodanno triste, da reclusi in casa, avrebbe risolto i problemi della sanità. Che è un po' come sostenere che, se la Regione non dovesse pagare il suo lauto stipendio per dire certe frivolezze, potrebbe assumere tre medici in più".

"La sua retorica è dunque slegata dalla realtà - prosegue Gratarola - e peraltro priva di proposte come un'opposizione costruttiva suggerirebbe. Che i pronto soccorso nei periodi festivi vivano momenti di difficoltà è purtroppo problema nazionale, strutturale che si risolverà definitivamente solo con l'incremento del personale e con il rafforzamento della medicina territoriale, nucleo fondante del Pnrr Sanità con ospedali di comunità, case di comunità e centrali operative territoriali. Continuare a speculare sul tema per provare ad ottenere un effimero consenso non aiuta a risolvere la questione".

"Come Regione Liguria, già da inizio dicembre abbiamo messo in campo tutte le strategie possibili per contenere un fenomeno che è di tutte le regioni, a prescindere dal loro colore politico - continua Gratarola -. Solo in questo mini ponte di Capodanno, nell'area metropolitana genovese sono state oltre 350 le persone, che si sono rivolte ai Flu Point e ai vari ambulatori aperti grazie all'accordo che Regione Liguria ha stipulato con i Medici di Medicina Generale con i quali c'è un'interlocuzione costante, che porterà in futuro anche ad altri risultati. Si tratta di pazienti che dunque hanno evitato di affollare i pronto soccorso e i dati a nostra disposizione confermano questo trend".

Complessivamente - spiegano dalla Regione - il numero di accessi avvenuti nei pronto soccorso in area metropolitana genovese durante l'ultima settimana dell'anno, tra Natale e Capodanno, è risultato del 1% inferiore rispetto alla media degli accessi avvenuti nelle 5 settimane precedenti. Non solo. Il numero totale di accessi in area metropolitana genovese nel weekend di Capodanno (tra sabato 30 dicembre e lunedì 1 gennaio) è risultato essere inferiore del 9% (-153 accessi nei 3 giorni) rispetto alla media degli accessi avvenuti nello stesso periodo delle 5 settimane precedenti.

"Ma le politiche di alleggerimento dei pronto soccorso non si limitano ai Flu Point e si muovono anche in altre direzioni – conclude Angelo Gratarola -. Come ho già avuto modo di ricordare, stiamo lavorando sulla revisione del processo delle dimissioni protette, che ci vede impegnati costantemente per alleggerire la pressione sugli ospedali e al contempo dare appropriatezza assistenziale ai pazienti. La sanità territoriale fa sforzi straordinari, ma la mancanza di personale è problema da risolvere a livello nazionale e, come è noto, anche questa amministrazione si è attivata in tale direzione. Questi sono i fatti, questa è la realtà di chi tutti i giorni, e non solo a cavallo di capodanno, va a visitare non solo i pronto soccorso ma gli ospedali nella loro complessità. Non è dunque con la retorica che si migliora la sanità, ma con il lavoro, il confronto quotidiano anche con chi lavora in prima linea e che non smetteremo mai di ringraziare. Questo è il nostro metodo".

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