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Cronaca San Fruttuoso / Largo Rosanna Benzi

All'ospedale San Martino trapianti di cuore entro il 2025: l'annuncio della Regione

È l'obiettivo fissato dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e dall'assessore Angelo Gratarola: in passato avevano già annunciato di voler raggiungere questo traguardo entro fine anno, ma i tempi sono destinati a essere più lunghi

Entro la fine del 2025, all'ospedale San Martino di Genova anche i trapianti di cuore, oltre a quelli di rene e fegato. È l'obiettivo comunicato dal presidente Giovanni Toti e dall'assessore Angelo Gratarola nel punto stampa settimanale sulla sanità.

Toti in passato aveva già annunciato di voler raggiungere questo traguardo possibilmente entro la fine dell'anno. Ma i tempi sono destinati a essere un po' più lunghi. "Un anno, un anno e mezzo - spiega il governatore - sarebbe l'ulteriore riprova non solo della quantità, ma anche della qualità della nostra offerta sanitaria trapiantistica".

In vista della Giornata nazionale per la donazione di organi e tessuti, che si celebra il 14 aprile, la Regione fa sapere che nel primo trimestre del 2024 i trapianti di fegato e rene sono complessivamente aumentati del 50%, rispetto allo stesso periodo del 2023, mentre le persone trapiantante sono cresciute da 25 a 32. Aumentati i donatori segnalati, da 17 a 20, così come quelli utilizzati, da 10 a 14, e calate da cinque a tre le opposizioni.

L'assessore Gratarola rimarca che "sebbene si tratti di numeri apparente piccoli, il miglioramento è particolarmente significativo, dietro a questi numeri c'è un lavoro straordinario. La donazione la si definisce quando si cura un malato, perché nel momento in cui mettiamo a disposizione dei pazienti tutti i mezzi possibili per curarlo, ho sempre visto una maggiore disponibilità da parte dei parenti alla donazione degli organi, in caso di morte. Così si dà un valore aggiunto alla morte: qualsiasi donazione, dal sangue all'organo, è il più grande atto di generosità che si possa fare".

Il coordinatore del Centro regionale trapianti e presidente dell'ordine dei medici, Alessandro Bonsignore, aggiunge che "è partita anche in Liguria la donazione a cuore fermo: abbiamo già fatto tre interventi, peraltro con ottimi risultati. Nei prossimi anni potrà rappresentare una svolta: non più esclusivamente morti cerebrali, ma anche morti cardiache diventeranno fonte di donatori".

In vista della Giornata della donazione, Bonsignore sottolinea che "è importante che cresca la consapevolezza da parte dei cittadini circa l'utilità sociale del manifestare la propria adesione all'idea del dono. In questo senso, l'attività dei singoli Comuni è determinante perché il rinnovo della carta d'identità resta il momento principale in cui tale espressione di volontà viene espressa: i cittadini devono essere pienamente consapevoli di questa possibilità".

Sempre in materia di trapianto di organi, conclude Enzo Andorno, direttore di Chirurgia epatobiliare e dei trapianti d'organo del policlinico San Martino, "guardiamo al futuro puntando a un'implementazione dell'attività di trapianto di rene da donatore vivente, espandendo la tecnica di prelievo mininvasivo robotico, e all'allargamento della collaborazione con l'istituto Gaslini anche per l'attività di trapianto di fegato pediatrico, in considerazione delle necessità nei paesi balcanici, in Medio Oriente e in Nord Africa".

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