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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

"Gravi criticità a bordo", terza nave fermata dalla guardia costiera

Da una verifica dei documenti, la Msc Haiti II è risultata non in regola con la certificazione e l’inventario dei materiali pericolosi presenti a bordo. Al comandante e alla compagnia di navigazione è stata elevata una sanzione di 10mila euro

Pochi giorni fa un altro cargo è stato fermato e sanzionato dal Nucleo ispettivo Port State Control della Guardia costiera di Genova per gravi violazioni della normativa europea sul riciclaggio delle navi. 

Dall’inizio dell’anno sono 3 le unità ad essere finite nelle maglie dei controlli degli ispettori dei porti di Genova, Savona e La Spezia della Direzione marittima della Liguria. “La Msc Haiti II, battente bandiera liberiana, destinata al trasporto di container - spiegano dalla Sezione sicurezza della navigazione - era al suo primo approdo nei porti europei dopo diversi anni; pertanto non era stata ancora sottoposta ai controlli previsti per le unità che operano nelle nostre acque. In particolare, da una verifica dei documenti, è risultata non in regola con la certificazione e la tenuta dell’inventario dei materiali pericolosi presenti a bordo di cui al regolamento europeo n. 1257/2013 concernente il riciclaggio delle navi.”

Tale violazione, oltre ad aver fatto scattare il fermo amministrativo della nave, ossia l’impossibilità per la stessa di riprendere il mare sino al ripristino delle condizioni di sicurezza e di protezione dell’ambiente, ha comportato l’elevazione di una sanzione amministrativa di 10mila euro a carico del comandante e della compagnia di navigazione, oltre che all’obbligo di procedere alla certificazione dell’unità conformemente alle norme, pena l’impossibilità di operare nei porti europei.

La nave è stata autorizzata a ripartire solo dopo che un’ulteriore ispezione degli uomini della guardia costiera ha confermato il rilascio della pertinente certificazione e la regolarità della stessa. “Il regolamento unionale ha lo scopo di prevenire, ridurre, minimizzare e, nella misura del possibile, eliminare gli incidenti, le lesioni e altri effetti negativi per la salute umana e per l’ambiente causati dal riciclaggio delle navi – sottolinea l’Ammiraglio Sergio Liardo, Comandante del Porto di Genova e Direttore marittimo della Liguria – inoltre, intende rafforzare la sicurezza, la protezione della salute umana e la tutela dell’ambiente marino dell’Unione durante l’intero ciclo di vita della nave nonché di assicurare che i rifiuti pericolosi provenienti da tale riciclaggio siano soggetti ad una gestione compatibile con l’ambiente.”

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