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Cronaca

Gronda di Ponente: l'impatto degli scavi non si conoscerà, così ha deciso il Comune

"È il solito gioco della destra genovese: non ascolta il territorio, spende male i soldi dei contribuenti e se ne infischia delle istanze ambientali. È un copione logoro, ma noi non ci arrendiamo", dichiara il portavoce del M5S Genova Fabio Ceraudo

Per non sbagliare ed evitare di smentirsi, la giunta comunale si è presentata compatta al voto anche al cospetto della mozione 117 a oggetto 'Individuazione dell'impatto degli scavi del progetto Gronda di Ponente', presentata dal consigliere del M5S Fabio Ceraudo in occasione della seduta del consiglio di martedì7 febbraio 2023.

Ancora una volta l'opposizione ha visto bocciata una sua proposta. Infatti, dopo che il vice sindaco Pietro Piciocchi ha dato parere contrario a nome della giunta, con 22 voti contrari della maggioranza e 10 favorevoli dell'opposizione la mozione è stata respinta.

Questo il testo della mozione, che appunto non è passata. "Dal momento che - si legge - le zone interessate dagli scavi per il progetto Gronda di Ponente hanno due caratteristiche critiche: sono zone classificate ad alto pericolo per dissesto idrogeologico e contengono terra amiantifera e preso atto delle ultime dichiarazioni del Ministro dei Trasporti circa la riapertura dei cantieri a breve tempo" si impegna sindaco e giunta: "a intraprendere un percorso in sinergia con Autostrade per l'Italia, i Municipi coinvolti e tutti i soggetti interessati alla realizzazione della Gronda atto a illustrare i cantieri che opereranno nelle nostre delegazioni al fine di conoscere l'impatto sulla viabilità, la logistica e le tempistiche".

Dura la replica del portavoce del M5S Genova Fabio Ceraudo e del portavoce del I Municipio Centro Est Stefano Giordano. "È il solito gioco della destra genovese: non ascolta il territorio - attacca Ceraudo -, spende male i soldi dei contribuenti e se ne infischia delle istanze ambientali. È un copione logoro, ma noi non ci arrendiamo. Nel caso del cantiere della Gronda, c'è l'aggravante del progetto ormai vecchio di quasi 30 anni, pensato per una Genova completamente diversa da quella odierna. Uno scenario che oggi presuppone una spesa di 5 miliardi di euro (e basteranno?), oltre che tempi di realizzazione di circa 10-11 anni, come affermato dalla stessa Aspi. È nota la nostra contrarietà al progetto, soprattutto per la parte di Ponente, dove verranno scavati oltre 10 milioni di metri cubi di terra, della quale la gran parte amiantifera".

"Quello della Gronda è un progetto vetusto nei contenuti e nei numeri e racchiude uno stravolgimento ambientale inutile nel contesto attuale", aggiunge il portavoce del I Municipio Centro Est Stefano Giordano.

"La mozione nasce dalla necessità di vederci chiaro, ma la destra non intende fare chiarezza sui cantieri che opereranno nelle nostre delegazioni. Bocciando la nostra mozione, ha dimostrato, se mai ce ne fosse bisogno, che sull'impatto del progetto preferisce tenere le bocche cucite", conclude Ceraudo.

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