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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Case popolari, cambiano i criteri di assegnazione

Al via la riforma dell'edilizia popolare. Tra le novità il subaffitto per gli inquilini in difficoltà e la vendita del patrimonio immobiliare della Regione per la manutenzione dei quartieri poveri

Cambiano i criteri per l'assegnazione delle case popolari in Liguria e le modalità di gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Con questa legge «sicuramente si darà precedenza agli italiani e comunque ai nuclei familiari di italiani che sono regolarmente sul territorio ligure da 5 anni» ha detto l'assessore regionale all'edilizia pubblica Marco Scajola. Il nodo politico del disegno di legge è infatti la norma che prevede una corsia preferenziale nelle liste d'attesa ai residenti di lungo corso per l'assegnazione delle case popolari. 

La riforma, varata dalla giunta Toti, dovrà ora passare al voto in consiglio regionale: «Si tratta di una riforma epocale che apre alle nuove povertà» ha dichiarato il presidente della Regione «dall’assistenza pura torna a fare social housing vero, una legge organica importante che rappresenta una pietra miliare di come si deve fare edilizia residenziale in questo Paese». 

Tra le novità si dà la possibilità a chi vive in una casa popolare e risulta moroso di subaffittare una stanza a un altro soggetto, in possesso dei requisiti, che si impegna a rifondere il debito maturato attraverso un piano di rientro concordato con l'ente gestore. Si potrà anche chiedere il cambio di alloggio tra province diverse per documentate ragioni di salute o di lavoro.

Un capo saldo della riforma sull'edilizia popolare è il recupero del patrimonio immobiliare con il denaro ricavato dalla vendita di proprietà di cui la Regione vuole disfarsi. «Ad esempio – ha aggiunto Toti - dalla vendita del Tennis Club di S. Margherita Ligure, da cui si è ricavato 1 milione di euro, verranno integralmente investiti nel recupero di edilizia residenziale a prezzi agevolati e anche nella sicurezza dei complessi più a rischio di questa città». Le risorse, oltre a lavori di manutenzione negli alloggi che al momento risultano sfitti, saranno investite in alcuni quartieri con tante problematicità per aumentare la sicurezza, con interventi su illuminazione stradale, ascensori, ripristino di piazzali e strade, installazione di citofoni e portoni. Le zone destinate alla rivalutazione sono il Cep a Prà-Voltri, via Scarpanto e via Ungaretti a Genova Pegli, via Sertoli a Genova Molassana e via Ravel a Genova Rivarolo.

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