"No alla caccia con arco e frecce", 44mila firme per chiedere un passo indietro
Ancora polemiche, la giunta regionale: "Il provvedimento non è un’iniziativa nostra ma è stato approvato dal Consiglio regionale in modo trasversale da maggioranza e opposizione con 23 voti favorevoli su 28 presenti"
La giunta regionale ha replicato alle polemiche sull’approvazione in Consiglio regionale dell’emendamento sulla caccia con arco e frecce. "Il provvedimento sulla regolamentazione in Liguria della caccia con arco e frecce, già consentita da una legge nazionale del 1992, - si legge in una nota - non è un’iniziativa della giunta regionale ma è stato approvato dal Consiglio regionale in modo trasversale da maggioranza e opposizione con 23 voti favorevoli su 28 presenti".
Caccia con arco e frecce, 'mail bombing' a Toti: "Non siamo nella preistoria"
Nel frattempo continua, incessante, l'invio di mail di cittadini che protestano contro la misura. Sono rivolte al presidente della Regione Giovanni Toti e ai gruppi consiliari, chiedendo un passo indietro. Alle proteste degli animalisti si aggiunge anche una raccolta firme su change.org, che ha già raggiunto le 44mila sottoscrizioni a partire dal 30 luglio.
Nelle ultime ore è intervenuta anche l'Asssociazione Italiana Difesa Animali e Ambiente Aidaa che, con una nota, annuncia che "Nei prossimi giorni denunceremo in primis il presidente Totti e poi tutti i consiglieri che hanno votato questa norma per maltrattamento di animali e per violazione sulla legge della fauna selvatica e porteremo la vicenda sui banchi del parlamento europeo. Ovviamente a margine delle denunce presenteremo un esposto alla procura di Genova per verificare che dietro questo emendamento non si nasconda, come temiamo, un interesse anche di natura economica".