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Martedì, 30 Aprile 2024
Cronaca

Immobili confiscati alla mafia: a Genova sono 68, come vengono utilizzati

Vengono messi a disposizione tramite bando, recentemente sono stati pubblicati quelli per dei locali in via Soziglia, piazza San Giorgio e vico Mele

A Genova sono 68 gli immobili confiscati alle mafie, tutti di proprietà civica, dodici di questi sono stati assegnati a usi civici, quaranta sono stati assegnati a scopo associativo e undici sono in attesa di assegnazione. Sono quarantaquattro quelli provenienti dalla 'Confisca Canfarotta', quaranta dei quali sono stati assegnati a finalità sociali, due istituzionali e due ancora in attesa di concessione. 

I dati sono emersi nelle ultime ore durante una commissione in cui l’assessore al Patrimonio Francesco Maresca ha fatto il punto della situazione. Tramite un fondo di Regione Liguria, sono stati assegnati alla città di Genova fondi per 500mila euro, una cifra che l’amministrazione conta di portare a 600mila entro l’anno: al momento ne sono stati utilizzati circa 400mila, che sono serviti alla valorizzazione e al recupero infrastrutturale di 33 immobili. 

"C’è un lavoro immenso dietro - spiega l’assessore Maresca - che coinvolge i nostri uffici, i consiglieri, la Direzione antimafia e la procura. Sono tutti soggetti che ringrazio per il lavoro che svolgono. Siamo consapevoli che al momento sono ancora presenti alcune criticità legate ad alcuni immobili, ma stiamo cercando di lavorare affinché queste possano essere risolte. Abbiamo in cantiere anche l’organizzazione di un Festival dei beni confiscati, sulla scorta di quelli che si tengono in altre grandi città, dove vorremmo far intervenire, al di là dei colori di partito, personalità di spicco della lotta alla mafia, associazioni, magistrati e tutti coloro i quali da anni combattono questo nemico che ancora si insinua nella nostra società".

I locali e gli immobili confiscati vengono messi a disposizione tramite bando - reperibile sull’albo pretorio del comune - e recentemente sono stati pubblicati quelli per dei locali - due magazzini e un appartamento - in via Soziglia, piazza San Giorgio e vico Mele. Tra le proposte pervenute in commissione quella di destinare uno o più immobili ai Centri antiviolenza e alle associazioni che si occupano di violenza maschile sulle donne, per cercare di poter creare case rifugio idonee a  tutelare e a far recuperare l’indipendenza alle donne vittime di violenza. Allo studio anche l’individuazione di un immobile da intitolare ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, simboli della lotta alla mafia, proposta arrivata per dove del consigliere Nicholas Gandolfo e della lista Liguria al centro.

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