Cadono massi sulla carreggiata, urtato furgone: autostrada chiusa per ore
È successo nel primo pomeriggio di oggi, venerdì 12 aprile, sulla A7: il tratto chiuso tra Ronco Scrivia e Isola del Cantone in direzione Milano è stato riaperto verso le 17,15
Aggiornamento: il tratto è stato riaperto alle 17,15 e si transita su una sola corsia, rimangono 4 km di coda verso Milano. Dalle verifiche effettuate dai vigili del fuoco e dal personale tecnico di Aspi, non sono state rilevate anomalie alle reti già presenti a disposizione della scarpata interessata, né sulle aree di competenza della concessionaria. Dalle prime indagini sembra che il distaccamento dei detriti riguarderebbe un versante al di fuori della competenza di Aspi.
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Tratto chiuso verso le 14,30 di oggi, venerdì 12 aprile, sull'autostrada A7, tra Ronco Scrivia e Isola del Cantone verso Milano, a causa di alcuni massi che sono franati sulla carreggiata dalla parete laterale colpendo un piccolo camion di striscio. Per fortuna, comunque, non risultano feriti.
Per avviare le operazioni di pulizia delle corsie è stato necessario procedere con la chiusura dell'autostrada in direzione nord. Sul posto i vigili del fuoco e i tecnici per le verifiche sulla parete, già protetta da una rete, per accertare da dove si sia staccato il materiale caduto. All'interno del tratto il traffico è bloccato con una coda di circa 1 km.
La viabilità alternativa
Chi viaggia verso Milano deve uscire a Ronco Scrivia (dove si sono formati 5 km di coda) e rientrare in autostrada a Vignole Borbera dopo aver percorso la viabilità ordinaria. Si consiglia di anticipare l'uscita a Busalla. Per le lunghe percorrenze e per chi è diretto a Milano Aspi consiglia di percorrere piuttosto la A26 Genova Voltri-Gravellona Toce.
Si segnalano inoltre 2 km di coda tra Vignole Borbera e Ronco Scrivia verso Genova.
Sul posto sono presenti il personale di Autostrade per l'Italia, i vigili del fuoco e la polizia stradale.
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore alla Protezione civile Giacomo Giampedrone sono rimasti in contatto con Aspi, segnalando che la Protezione civile regionale era pronta a intervenire in caso di necessità.
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