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Invasione di topi in centro storico, esche e grate ai tombini per lo “sfratto”

L’assessore comunale all’Ambiente, Matteo Campora, ha confermato che oltre alle esche verranno modificati anche i punti di accesso dei roditori

Del problema dei topi in centro storico se n’è già parlato parecchio, con diverse interrogazioni in consiglio comunale e proteste da parte di residenti e commercianti. A breve, però, nella città di Genova dovrebbe partire il progetto ad hoc già annunciato dall’assessorato all’Ambiente, una sorta di “bonifica” dei tombini per impedire che i roditori possano risalire dal sottosuolo.

Ad annunciarlo è stato proprio l’assessore all’Ambiente, Matteo Campora, in risposta a un’interrogazione del consigliere del Pd Alessandro Terrile, che segnalava nuove “invasioni” in particolare tra Via Cairoli, via Raggio, salita San Nicolosio, salita della Rondindella e Salita dell’Acquedotto.

Cassonetti stracolmi e colonia di topi a due passi da via Garibaldi | Video

Campora ha chiarito che l’aumentata presenza di topi deriva anche dal posizionamento delle esche, che puntano ad attirarli, e ha annunciato l’avvio del progetto “Sfratto”, portato avanti con una serie di sopralluoghi nelle zone più critiche: «Oltre alle esche, che sono una soluzione ma non l’unica, è necessario intervenire anche nei tombini e nei tubi - ha detto Campora - attraverso tombini che evitino la risalita dei ratti da sotto. Abbiamo già effettuati sopralluoghi, e nei prossimi gironi ne effettueremo altri per apportare queste modifiche».

Campora aveva parlato di questo progetto già ad agosto 2020, anticipandone i dettagli: gli uomini del Comune interverranno sui tombini più “critici” cambiando le grate con un sistema basculante, in modo da impedirne la fuoriuscita dalle fogne.

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