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Petrolio nel Varenna, indagano procura e prefettura. Due interrogazioni a Tursi, Campora: "Fatti che non dovrebbero mai avvenire"

Procura e prefettura indagano per il reato di inquinamento ambientale sullo sversamento dai depositi di Pegli. Due interrogazioni con risposta immediata sono state presentate in consiglio comunale martedì 4 ottobre: "Quali sono gli effettivi danni?"

Se è un dato di fatto la responsabilità dell'Eni della fuoriscita di greggio dai depositi petroliferi nel Varenna, non è ancora chiaro cosa sia successo esattamente nel tardo pomeriggio di martedì scorso nello stabilimento Fondega Nord a Multedo. Secondo fonti investigative, non avrebbe funzionato il sistema di reti sotterraneo di recupero del petrolio ma le relazioni non sono ancora complete.

Per questo la procura e la prefettura indagano sullo sversamento e ipotizzano il reato di inquinamento ambientale.

Da una parte, il pm Paolo D'Ovidio, coordinatore del Pool Ambiente, sulla base delle relazioni pervenute da vigili del fuoco, Arpal e dalla polizia locale, ha aperto un fascicolo al momento contro ignoti. Dall'altra la prefettura ha richiesto una relazione dettagliata, poiché i depositi petroliferi di Fondega Nord sono uno dei siti nazionali "a grande rischio" e quindi soggetti alla regolamentazione della legge Seveso. In altre parole, in depositi del genere, anche in caso di incidente, le perdite non devono arrivare all'esterno. Così non è stato. Mentre Eni, a sue spese, sta procedendo alla bonifica del corso d'acqua cercando di fermare con le panne le chiazze nere, il caso è arrivato anche in consiglio comunale, martedì 4 ottobre, con due interrogazioni con risposta immediata presentate dalla consigliera della lista rosso-verde Francesca Ghio e dalla collega Pd Rita Bruzzone. 

Le consigliere hanno chiesto, all'assessore competente Matteo Campora, quali misure la civica amministrazione abbia messo in atto per limitare i danni causati dall'incidente e la stima dell'effettivo danno ambientale.

"Sappiamo quanto è avvenuto attraverso Arpal e gli enti che sono intervenuti sul posto - ha risposto l'assessore Campora - dalle notizie in nostro possesso sono in corso le operazioni di bonifica ed è stata aperta un'indagine. È evidente che questi fatti non dovrebbero mai avvenire, così come è evidente che il comune di Genova pur non avendo tecnicamente una competenza diretta, non si vuole sottrarre". Sarà la direzione ambiente a informare il consiglio e dunque i cittadini sull'evoluzione della bonifica.

“Attendiamo che le operazioni di bonifica terminino nel periodo più breve possibile, dopodiché sarà mia cura, tramite la nostra direzione, avere e trasmettere al consiglio comunale tutte le informazioni che ci saranno comunicate. Al momento – ha concluso Campora – ci sono delle indagini in corso ed i relativi atti sono secretati”.

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