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Nidi e materne paritarie no profit, scatta la protesta: «Per una vera parità scolastica»

Il 19 aprile parte la mobilitazione dei nidi e delle materne paritarie no profit: obiettivo per tutti gratuità e parità scolastica. Secondo la Fism: «La legge c’è ma chiede pari doveri dimenticando i pari diritti»

Il 19 aprile parte la mobilitazione (anche in Liguria) dei nidi e delle scuole materne paritarie no profit: obiettivo per tutti gratuità e parità scolastica. Secondo la Fism (Federazione Italiana Scuole Materne): «La legge c’è ma chiede pari doveri dimenticando i pari diritti. Eppure siamo scuole che fanno servizio pubblico, senza fini di lucro, per mezzo milione di bambini».

Nidi e materne paritarie no profit, sempre secondo la Fism: «Vogliono che la parità non stia solo nella legge ma si concretizzi in un sostegno da parte dello Stato. Sperano di continuare a svolgere il loro servizio e di veder cancellate le disparità che colpiscono il loro personale, operante nell’unico sistema voluto dalla Legge 62/2000, e le famiglie che iscrivono i figli nelle loro scuole. Quelle dell’infanzia paritarie: in larghissima parte d’ispirazione cattolica, ma non solo».

«Senza il sostegno economico delle parrocchie e delle amministrazioni comunali - afferma ancora la Fism - , senza il contributo alla gestione da parte delle famiglie e senza il prezioso volontariato che le caratterizza, molte avrebbero già chiuso i battenti lasciando interi territori privi di un servizio fondamentale qual è la scuola dell’infanzia».

La Federazione Italiana Scuole Materne, una realtà che in Italia coinvolge quasi novemila realtà educative, oltre mezzo milione di bambine e bambini e oltre quarantamila persone fra insegnanti e collaboratori, ha quindi lanciato una mobilitazione a livello nazionale: «Da lunedì 19 aprile 2021 gestori, educatori, maestre, genitori e sostenitori delle materne paritarie saranno impegnati a sostenere un'iniziativa nazionale che si concretizzerà in una petizione dalle forti ambizioni, quanto ai numeri, nonché nell'affissione di un manifesto in tutti gli asili nido e le scuole dell'infanzia paritarie d'Italia, per indicare il loro obiettivo non più procrastinabile, decisi a veder superare l’ingiustizia subita, resa ancor più insopportabile dall’ esperienza della pandemia. Appunto: la gratuità e la parità, scritta a chiare lettere su migliaia e migliaia di striscioni che in queste ore fasciano migliaia di edifici dal Nord al Sud. Una mobilitazione nazionale che in questo settore non ha precedenti».

«Il permanere delle differenze nel sostegno pubblico tra la scuola statale e quella paritaria gestita dal Terzo settore - conclude la Fism - vanifica le ragioni stesse della Legge 62/2000 e non è più tollerabile. Chiediamo solo che si attui il dettato costituzionale e legislativo, affinché siano definitivamente eliminate le disparità di trattamento economico che le famiglie che usufruiscono delle scuole paritarie devono subire. Garantire a ciascuna famiglia parità di trattamento, nella libera scelta di una scuola dell’infanzia paritaria o statale è obiettivo prioritario di questa mobilitazione.  L’auspicio è quello che Parlamento e istituzioni giungano ad un intervento risolutivo che, anche a vantaggio della ripresa demografica del Paese e nell’ambito delle applicazioni del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sostenga i necessari investimenti nell’intero segmento zero-sei senza più discriminazioni».

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