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Sampierdarena, allarme abbandono selvaggio di ingombranti: «Servono più telecamere»

L’ultimo episodio in via della Cella, con un’intera camera da letto scaricata sul marciapiede. Il presidente di Municipio Colnaghi al Comune: «Fenomeno sempre più frequente, inviate più risorse»

Un’intera camera da letto scaricata a un angolo di strada, dal materasso ai comodini passando per poltrona e rete del letto: succede a Sampierdarena, in via della Cella, soltanto uno dei punti del quartiere scelti come “ecopunto” da cittadini incuranti delle norme.

L’abbandono selvaggio è già stato segnalato ad Amiu, sia dai residenti sia dal presidente del Municipio Centro Ovest, Michele Colnaghi. Che da tempo è alle prese con episodi di questo genere, aumentati esponenzialmente dal crollo del ponte Morandi e dalla distruzione dell’isola ecologica di Campi, utilizzata per lo smaltimento degli ingombranti da molti cittadini del ponente. Le uniche alternative a oggi sono dunque Pra’ o la Valbisagno, e la conseguenza diretta è che nel quartiere sono moltissime le segnalazioni su rifiuti ingombranti abbandonati in strada.

«Ormai è all'ordine del giorno - conferma Colnaghi - Amiu interviene prontamente ogni volta che segnaliamo una situazione critica, ma la sera dopo siano nuovamente punto e a capo. In diversi casi grazie anche all'aiuto dei cittadini e al pronto intervento della polizia Locale si è riuscito a individuare e a sanzionare diversi individui».

Il Municipio a oggi è “pattugliato” da occhi elettronici, 100 telecamere già installate, e altre ne dovrebbero arrivare, così come richiesto da Colnaghi all’assessore alla Sicurezza, Giorgio Viale. Nel frattempo si tenta di “mappare” il quartiere e individuare le zone in cui i rifiuti vengono abbandonati con più frequenza: gli ultimi episodi, oltre a via della Cella (proprio sotto il voltino della ferrovia), in via Daste, in vico Aporti e in via Sampierdarena, in quest’ultimo caso con l’individuazione delle persone che di notte hanno scaricato in strada materassi e altri mobili. Una goccia nel mare, riflette Colnaghi.

«Sarebbe opportuno che il Comune dedicasse maggiori risorse per monitorare le zone critiche e individuare i responsabili degli abbandoni - conclude il presidente di Municoio - Mi permetto di dire inoltre che forse sarebbe il caso di rivedere la legge nazionale che regolamenta la possibilità di depositare materiali presso le isole ecologiche per porre un freno a questa situazione fuori controllo».

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