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Gaslini e San Martino: doppia visita a Pasquetta per il presidente della Regione

"C'è senz'altro una domanda di sanità arretrata a causa del covid: la ristrutturazione del sistema sanitario regionale mira proprio a recuperare quelle prestazioni", ha dichiarato il governatore Toti

Doppia visita il giorno di Pasquetta per il presidente della Regione Liguria e assessore alla Sanità, Giovanni Toti, che lunedì 18 aprile si è recato all'istituto pediatrico Gaslini e al policlinico San Martino.

"È la prima Pasqua dopo due anni di emergenza in cui i nostri ospedali tornano a essere non solo accessibili dall'esterno per i familiari dei degenti, ma anche impegnati al di fuori dalla pandemia da covid-19 - ha dichiarato Toti -. Certamente abbiamo ancora molti pazienti positivi al virus ed è ancora molto faticoso per i nostri sanitari rispettare il doppio regime, mantenendo percorsi separati per i pazienti covid e per gli altri, ma gli ospedali stanno riprendendo la loro attività di elezione".

"Ritengo giusto essere andato al Gaslini - prosegue il governatore -, che in queste ore ha un impegno in più per garantire l'assistenza ai piccoli pazienti provenienti dall'Ucraina, alcuni dei quali hanno davvero bisogno di tutta la capacità scientifica del nostro ospedale pediatrico. E poi sono venuto al San Martino perché è stato il nostro baluardo nella lotta al covid e oggi sta riprendendo tutte le altre attività: abbiamo visitato al Monoblocco dieci nuove sale chirurgiche, straordinariamente tecnologiche ed efficienti, che non abbiamo potuto inaugurare a causa della pandemia, ma che stanno lavorando da un anno e mezzo per tutto quello che serve. Questa visita è stata l'occasione per esprimere ancora una volta la mia vicinanza e gratitudine a questi professionisti, che da due anni sono in prima linea, anche con momenti difficili e che sono qui al lavoro nei giorni di festa".

Al Gaslini, accompagnato dal direttore del Dipartimento Scienze medico-pediatriche Elio Castagnola e dal direttore del Dipartimento Emergenza e Accettazione Andrea Moscatelli, Toti ha visitato l'Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione e Terapia semintensiva, dove ha consegnato le uova di Pasqua ai piccoli degenti, alcuni dei quali provenienti dall'Ucraina.

Al San Martino, accompagnato dal direttore generale Salvatore Giuffrida, dal direttore del dipartimento delle Neuroscienze e della Neurochirurgia del policlinico professor Gianluigi Zona e dal direttore del dipartimento Cardio-Toraco-Vascolare e della clinica di chirurgia Vascolare del policlinico professor Giovanni Pratesi, Toti ha visitato il nuovo blocco operatorio al Monoblocco, per poi recarsi alle centrali 118 e 112 e al reparto di Malattie Infettive, diretto dal professor Matteo Bassetti, coordinatore del dipartimento interaziendale regionale di Infettivologia.

"C'è senz'altro una domanda di sanità arretrata a causa del covid: la ristrutturazione del sistema sanitario regionale - prosegue Toti - mira proprio a recuperare quelle prestazioni, attraverso i lavori nei grandi ospedali, gli investimenti sull'elezione medica, il progetto del Gaslini Liguria e i dipartimenti interaziendali, che stiamo creando. Stiamo lavorando a più non posso in questa direzione, per recuperare anche le fughe dei pazienti fuori regione, che sono un tema antico di tanti decenni. Speriamo che la lezione del covid, le risorse del Pnrr, l'appropriatezza clinica della medicina territoriale ci consentano di traguardare questo obiettivo. Chi semplifica il problema - conclude - non lo conosce: è un sistema complesso ma riteniamo di poter fare un buon lavoro".

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