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Venerdì, 26 Aprile 2024
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«Manca ossigeno negli ospedali», l’allarme sui social. Alisa smentisce: «Falso»

Diverse segnalazioni sono arrivate su una presunta mancanza di ossigeno negli ospedali cittadini, in particolare al Villa Scassi. Dove sono stati solo cambiati i filtri dell’impianto

«Manca l’ossigeno negli ospedali di Genova»: l’allarme ha iniziato a rimbalzare giovedì da un social all’altro, con segnalazioni inviate anche ai media. I timori riguardano, in particolare, l’ospedale Villa Scassi, uno dei tre ospedali cittadini che sta sostenendo gran parte dell’urto della seconda ondata di coronavirus. 

L'allarme è stato lanciato, in particolare, da una giovane dottoressa su Twitter, che ha parlato di «mancanza di ossigeno sino a martedì». Per poi chiarire: «Spiegazione se non fosse chiaro: parlo di Territorio quindi delle bombole di ossigeno gassoso che normalmente sono prescrivibili da qualsiasi medico e che forniscono anche le farmacie, quindi le più accessibili di solito». Il riferimento sarebbe dunque alle farmacie, che non avrebbero bombole di ossigeno da fornire per pazienti che non sono ricoverati, ma altre segnalazioni arrivate riguardavano invece gli ospedali.

Contattata da GenovaToday, Alisa - l’azienda sanitaria della Liguria - ha smentito che vi siano problematiche di questo genere, quantomeno in ospedale: «A livello regionale non ci risultano mancanze di questo tipo».

Anche il Villa Scassi ha smentito mancanze di ossigeno per l’assistenza ai pazienti. La direzione sanitari ha fatto sapere che nella giornata di mercoledì è stato effettuato un intervento di pulizia filtri dell’impianto di aerazione che ha comportato alcuni stop, alternati, della fornitura. Nessuna problematica, però, di assenza di ossigeno.

In serata, Alisa ha diffuso un'ulteriore e più articolata smentita: «Con riferimento alla mancanza di ossigeno nel territorio genovese denunciata da alcuni media si precisa che, dalla ricognizione effettuata, non sono state rilevate criticità nell’approvvigionamento di ossigeno liquido negli ospedali, dove questo farmaco è indispensabile in particolare per l’assistenza dei pazienti positivi al Coronavirus.Non si rileva alcuna carenza di ossigeno all’Ospedale Policlinico San Martino dove, nella notte, sono state installate 15 bocchette aggiuntive dell’ossigeno presso gli ambienti del Ps e altre 15 saranno installate domani, in sostituzione delle bombole di ossigeno in uso in queste ultime settimane».

Situazione sotto controllo anche al Galliera, dice Alisa, dove non vengono segnalati problemi in relazione all’ossigeno e dove i rifornimenti sono regolari.

«Per quanto riguarda invece l’ossigeno (gassoso) prescritto dai medici di medicina generale per alcuni assistiti al domicilio, dalla ricognizione effettuata, sono emerse limitate difficoltà legate all’approvvigionamento delle bombole - conclude Alisa - Per questo, al fine di assicurare l’accesso a questo farmaco e garantire l’assistenza e le cure dei pazienti a domicilio, gli uffici competenti di Alisa hanno autorizzato i medici di famiglia a prescrivere, oltre alle bombole, anche l’ossigeno liquido (facoltà limitata fino ad oggi agli specialisti ospedalieri). Asl3 genovese ribadisce la propria disponibilità a garantire pieno supporto in caso di eventuali carenze, come sempre avvenuto in passato».

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