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Gli Eugenio in Via di Gioia 'abbandonano' gli smartphone a Genova: le reazioni della gente nel nuovo videoclip

"Grazie Genova che ci hai dato il coraggio di sentirci marinai" è il commento della band che ha lasciato i cellulari con la videocamera attivata a riprendere le reazioni dei passanti: un altro video girato a Genova

Sono partiti per un viaggio ma senza gli smartphone, che hanno 'abbandonato' al Porto Antico, accesi, con la videocamera attiva. E ora, i risultati del loro esperimento sono finiti nel loro nuovo videoclip. Il risultato è un altro video musicale girato a Genova, dopo i casi recenti di Mahmood e Fabri Fibra.

Loro sono gli Eugenio in Via di Gioia, gruppo formatosi a Torino nel 2013 che nel video del loro singolo "Portami" ha racchiuso un esperimento sociale e digitale svoltosi proprio a Genova dal 17 al 22 marzo, coinvolgendo i passanti.

I componenti della band sono partiti per un viaggio in traghetto, lasciando gli smartphone al Porto Antico, all’interno di una teca rivolta verso il mare. Dal 17 al 22 marzo è rimasta attiva una diretta continua da uno degli smartphone sul canale YouTube degli Eugenio in Via Di Gioia. La band ha invitato i passanti ad animare questa lunga maratona non-stop con messaggi, gesti, contenuti, performance, oggetti o semplici istanti di vita quotidiana fino al loro rientro.

Una volta sbarcati gli Eugenio hanno suonato live il loro nuovo singolo "Portami" davanti ai telefoni e insieme alle persone presenti, prendendo parte anche loro, finalmente, a questa “opera collettiva”.

Se uno smartphone ha ripreso costantemente tutto ciò che accadeva in diretta su YouTube, gli altri 3 telefoni, collegati agli account Instagram e TikTok dei ragazzi, sono rimasti a disposizione del pubblico che ha potuto attivarli nel momento in cui ha lasciato il suo contributo diventando protagonista di questo spazio reale e virtuale al tempo stesso.

Le reazioni dei passanti, nel frattempo, sono state molteplici: c’è chi ha interagito con gli smartphone salutando la propria mamma, chi ne ha approfittato per esibirsi e amplificare la propria voce, una classe elementare di bimbi ha scelto di fare lezione all’aperto all’interno del cerchio, qualcuno si è scambiato un bacio davanti ai telefoni, qualcuno si è fermato per il defaticamento dopo una corsa, altri ancora hanno occupato lo spazio per disegnare, per lasciare messaggi, gruppi di persone hanno scelto questo spazio per praticare sport, yoga, tai-chi, ci sono stati momenti di stand-up comedy, qualcuno è rimasto fermo in silenzio davanti agli smartphone, a indagare la situazione, qualcuno ha mostrato timore, resistenza o indifferenza nei confronti di una diretta social 24/7.

"Ci siamo persi oltre l’orizzonte senza cellulari - raccontano gli Eugenio in Via Di Gioia - e abbiamo lasciato i nostri schermi nelle vostre mani. È venuta fuori una storia creata da voi che ci emoziona e fa sorgere una grande domanda: perché è così difficile lasciare il proprio cellulare, le proprie sicurezze e le proprie distrazioni sulla terra ferma per addentrarsi a pieni polmoni nel mare che abita dentro di noi? Grazie Genova che ci hai dato il coraggio di sentirci marinai".

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