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Costume e società

Teatro Margherita di Genova: quando si è trasformato in centro commerciale? Storia e curiosità

Inaugurato (per la seconda volta) 55 anni fa e dedicato alla regina Margherita, moglie del re Umberto I, ha visto sul suo palco indimenticabili personalità del panorama operistico come Luciano Pavarotti, Magda Olivero e Mercedes Capsir. Adesso ospita la Coin

Il 10 ottobre del 1957 fu inaugurato, in realtà per la seconda volta, il Teatro Margherita. Oggi noi, passeggiando poco sotto al Ponte Monumentale, vediamo un centro commerciale. Un tempo però in via XX Settembre 18 risuonavano le note delle più celebri arie, grandi nomi facevano qui tappa durante tournée internazionali e, al posto delle vetrine, i passanti potevano osservare il cartellone lirico, sormontato dalla scritta luminosa “Margherita”. Lo storico teatro di Genova è stato riconosciuto per molti anni come uno dei più importanti della nostra regione ma è poi stato convertito in centro commerciale. Quando? Qual è la sua storia?

Tutto ebbe inizio nel 1853, quando i soci Antonio Fasce e Domenico Corte ottennero la delibera per costruire, a pochi metri dalla Porta degli Archi, quello che allora aveva il nome di Nuovo teatro Andrea Doria. Il primo mattone fu posto il 12 gennaio 1854, su disegno dell’architetto Orsolini, mancato pochi mesi prima, e seguendo il progetto dell’architetto Gio Batta Olivieri, e l’inaugurazione fu fissata per il 9 agosto 1855, serata in cui andò in scena un concerto corale e strumentale. 

Potevano sedere sulle rosse poltrone del teatro duemila spettatori, disposti tra platea, quattro ordini di palchi e un loggione. Al secondo piano c’erano tre sale da caffè, al quarto l’appartamento dell’impresario, ovvero di colui che finanziava e organizzava gli spettacoli. Dato che il teatro era aperto anche per gli spettacoli di giorno, nel soffitto era stato costruito un grande velario, che poteva essere oscurato a seconda della necessità con pannelli di legno. Al piano di sotto, poi, si trovava anche una scuderia, per ospitare circa 25 cavalli in caso di spettacoli equestri. Entrambi i sipari erano dipinti: il primo, realizzato dal pittore Giuseppe Isola, con l’immagine di Andrea Doria che rifiuta la corona ducale offerta dall’imperatore Carlo V d’Asburgo; il secondo, opera del bresciano Francesco Zuccarello, rappresentava Torquato Tasso che legge la Gerusalemme liberata alla duchessa Eleonora d’Este, all’interno del suo giardino nella reggia di Ferrara. 

Il teatro fu intitolato alla regina Margherita, moglie del re Umberto I, nel 1885, dopo una prima importante ristrutturazione. Il prestigio del teatro aumentò sempre di più e fu subito riconosciuto a livello nazionale. Il portale su via XX Settembre che ora funge da ingresso al centro commerciale Coin fu aperto nel 1938, dopo qualche ammodernamento. Purtroppo, i bombardamenti inglesi della Seconda Guerra Mondiale distrussero gran parte del teatro, che per questo motivo venne ricostruito, per anni, nel dopoguerra. E finalmente arriviamo al 10 ottobre 1957, anno in cui venne nuovamente inaugurato con la commedia "Pignasecca e Pignaverde" diretta e interpretata da Gilberto Govi. In quegli anni il Teatro Carlo Felice era in pessime condizioni a causa della guerra, e così la stagione di opera lirica si trasferì al Margherita e li proseguì per i successivi trent’anni, fino al 1991.

Dagli anni Sessanta calcarono il palco del Margherita numerosi personaggi celebri, tra questi: Luciano Pavarotti con "La bohème", Mercedes Capsir con "Il barbiere di Siviglia", Magda Olivero con "La Tosca", ma anche Carlo Bergonzi, José Carreras, Carla Fracci, Rudolf Nureyev, Mina, Claudio Villa, Ray Charles. Nel 1978 andò in scena "La Cenerentola" di Gioachino Rossini con i costumi originali di Lele Luzzati. Dal 1991, con la riapertura del Carlo Felice, il Margherita mise da parte la stagione lirica per dedicarsi principalmente alla prosa e ai concerti, ospitando commedie e teatro mdoerno. Tra in contemporanei ospitati troviamo Fabrizio De André e Giorgio Gaber, Francesco De Gregori e Francesco Guccini, ma anche Antonio Albanese, Paolo Conte, Liza Minelli, Lindsay Kemp. 

L'ultima rappresentazione fu "Pop a rebelot" di Paolo Rossi, spettacolo con Enzo Jannacci e Dario Vergazzola messo in scena appositamente ad oltranza per tentare di salvare le sorti del teatro. Tramontata fra le polemiche l'ipotesi di una ristrutturazione, la struttura fu modificata e adattata per ospitare il centro commerciale della catena Coin, inaugurato ventiquattro anni fa, nel 1998.

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