Performing Italy: il progetto prodotto da Suq Genova
Con sette nuovi videoritratti di artisti dal background migratorio nel teatro contemporaneo italiano e dopo il successo della prima edizione, torna Performing Italy. Dal 4 maggio sul canale Vimeo dell’Istituto Italiano di Cultura di Londra sarà possibile conoscere i nuovi artisti, con cadenza settimanale.
Si comincia con Alberto Boubakar Malanchino (4 maggio), apprezzato protagonista di “Doc – Nelle tue mani”, e si prosegue con Deniz Özdo?an (11 maggio), Cristina Parku (18 maggio), Omar Elerian (25 maggio) Nalini Vidoolah Mootoosamy (1 giugno), Kalua Rodriguez (8 giugno), Rabii Brahim (15 giugno). Nel 2021, i video della prima edizione dopo il successo ottenuto con la pubblicazione sul canale Vimeo dell’Istituto Italiano di Cultura di Londra sono approdati su RAI 5 nell’ambito della Maratona Teatrale Next Generation dedicata alle nuove generazioni del teatro. I filmati sono in italiano e in inglese. Ecco il link dove guardarli: https://iiclondra.esteri.it/iic_londra/it/gli_eventi/calendario/performing-italy-series-2.html
Il progetto, commissionato dall’Istituto Italiano di Cultura di Londra è prodotto da Suq Genova Festival e Teatro, che da oltre vent’anni esplora e diffonde i valori della multiculturalità e dell’inclusione. I partner di questa iniziativa sono la University of Kent di Canterbury, UK, con il suo European Theatre Research Network e il portale Ateatro.it. È curato da Margherita Laera, docente di storia del teatro alla University of Kent, in collaborazione con Alberto Lasso e Carla Peirolero, direttrice artistica del Festival e della Compagnia del Suq, e Oliviero Ponte di Pino, autore, giornalista e docente all’Accademia di Brera di Milano. In ciascun video-ritrattogli artisti parlano del proprio teatro, dei propri percorsi formativi e di progetti recenti e futuri, mentre scorrono le immagini di repertorio dei loro spettacoli più significativi. L’obiettivo dell’iniziativa è affrontare uno degli aspetti più importanti eppure meno indagati della scena contemporanea: gli effetti dell’immigrazione sulla società e sul teatro italiano. Sui palchi e dietro le quinte ci sono sempre più artisti con un passato migratorio di prima, seconda o anche terza generazione, che arricchiscono il panorama italiano con storie, linguaggi ed echi provenienti da continenti quali l’Asia, le Americhe e l’Africa. Spesso nati e/o cresciuti in Italia da genitori migranti o famiglie miste, gli artisti selezionati da Performing Italy rappresentano una generazione che incarna incroci culturali attraverso i quali l’identità italiana viene riscritta e ampliata.
Delle loro voci, così potenti e portatrici di cambiamento, c’è ancora scarsa consapevolezza, nonostante l’Italia sia il secondo Paese d’Europa per numero di stranieri residenti (5,3 milioni al 1gennaio 2019, di cui 3,7 milioni extraeuropei, fonte Eurostat). I sette protagonisti di Performing Italy offrono l’opportunità di osservare da vicino l’Italia che sta cambiando e di indagare il tema dell’italianità nel XXI secolo.
Alberto Boubakar Malanchino, nato in Italia da padre italiano e madre del Burkina Faso, si è formato alla Civica Scuola Paolo Grassi di Milano e, con questa solida base professionale, è diventato uno dei protagonisti della fiction Rai “Doc – Nelle tue mani”, interpretando il ruolo di Gabriel. Deniz Özdo?an attrice turca naturalizzata italiana, spazia dalla recitazione, al canto, alla scrittura grazie a un talento premiato sia in Italia che in Turchia. Cristina Parku, nata in Italia da madre italiana e padre ghanese, è stata diretta da grandi registi quali Gabriele Vacis, Valerio Binasco e Serena Sinigaglia e ha lavorato con Fiorello nel film L’afide e la formica. Omar Elerian, regista teatrale italo-palestinese, ha una carriera internazionale divisa fra Inghilterra, Francia e Germania. Nalini Vidoolah Mootoosamy, originaria di Mauritius, è drammaturga, scrittrice e per dieci anni ha insegnato letteratyra francese e francofona all’Università di Milano. Kalua Rodriguez, cubana, si è laureata in Pedagogia teatrale all’Avana e fondato una compagnia con cui si esibisce in Italia, dove risiede dal 2013. Rabii Brahim, tunisino, si è diplomato attore all’Istituto Superiore d’Arte Drammatica di Tunisi e vive in Italia dal 2017, dove ha lavorato per diverse compagnie fino a fondarne una sua; il Centro d’arte decoloniale Milano Mediterranea.
La rassegna anticipa i temi del 24esimo Suq Festival di Genova, che si terrà dal 17 al 26 giugno al Porto Antico, con un programma che ha per cuore la rassegna Teatro del Dialogo, ma che si estende a concerti, incontri, buone pratiche per l’ambiente, cucine dal mondo, workshop per tutte le età e un bazar dei popoli unico in Italia.