Genova ricorda la Grande Guerra con una mostra a Palazzo della Borsa
A un secolo dall'entrata nella Grande Guerra dell'Italia, è stata allestita una mostra itinerante nel Palazzo della Borsa genovese. Nella splendida Sala delle Grida, si possono ripercorrere le tappe italiane e europee dal 1914 fino ai trattati di pace nel 1918.
I fatti sono stati ricostruiti grazie a interessanti pannelli e numerosi filmati dell'istituto LUCE davvero emozionanti: ad esempio, si possono vedere le immagini degli alpini che sciano con il fucile in mano, della preparazione per la battaglia sul Piave, delle trincee sul Carso, accompagnate da una voce narrante che legge lettere di mogli preoccupate, poesie e diari di soldati al fronte.
Vi è, poi, un approfondimento sulle battaglie di Ypres e sull'uso delle armi chimiche. È incredibile guardare le divise di un soldato italiano o francese o americano, stessa stoffa dai colori diversi, unica difesa davanti alle nuove invenzioni tecnologiche. In una guerra, infatti, che possiamo definire futurista, in quanto trionfo della macchina, le protezioni dei soldati consistevano in rudimentali maschere a gas, elmetti, vestiti troppo leggeri per il freddo delle Alpi.
A seguire, vengono menzionati gli importanti ruoli della donna, essenziale per l'industria bellica, e della Croce Rossa, che non solo ha curato i feriti sui treni-ospedali e gli animali colpiti dai bombardamenti, ma ha dato anche una grande assistenza post bellica a tutti gli uomini rimasti sfigurati o mutilati. Un grosso spazio espositivo è stato dedicato all'aviazione Ansaldo, con alcuni video di approfondimento e modellini di aerei da vedere!
A concludere il percorso, vi è la proiezione del film "Fango e Gloria", che collega le immagini dell'istituto LUCE, colorizzate e brillantemente montate, alla storia di un giovane soldato e la sua fidanzata, storia che potrebbe celarsi dietro ad ogni milite ignoto, fatta di sogni, speranze e indubbiamente di dolore a causa di un conflitto che ha rovinato troppe vite.
Un'esperienza, dunque, consigliabile a chiunque: sia per chi si annoia a studiare la storia sui libri, sia per chi, invece, ne è appassionato! L'ingresso è gratuito e si trova proprio in pieno centro, perciò dare un'occhiata entro il 27 settembre è d'obbligo.