L’importanza delle prospettive: Croce dei Fo e il Presepe nel Bosco
Non tragga in inganno la quota modesta: da Croce dei Fo, con un solo colpo d’occhio si possono distinguere le più lontane vette alpine e il vicino mare. Una escursione semplice e panoramica, alla portata di tutti, per tutte le gambe: poco più di 250 metri di dislivello e un’ora circa di cammino. Sui prati somitali si può assistere all’incontro speciale con i cavalli selvatici che vivono bradi sui pascoli sopra le valli Bisagno e Fontanabuona. Sono una dozzina, simbolo di libertà, è buona regola restare immobili e godersi lo spettacolo.
Al rimo di un adagio, presso Colle Speranza si incontrano i casoni in pietra, inoperosi da anni, testimoni di una cultura materiale e di una storia sociale ormai tramontata. La gioia della scoperta non termina nemmeno a fine escursione: a Viganego un vialetto vi separerà da un piccolo mondo magico, il Presepe nel Bosco. È come leggere tra le pagine di un libro di storia: si cammina lungo una pista acciottolata per ammirare la precisione adottata da Mino Tondo nel riprodurre un tipico borgo in pietra del nostro Genovesato. Qui, scoprirete la vita quotidiana di fine Ottocento, vi stupirete degli arredi realizzati con abilità e pazienza certosina di case alte una settantina di centimetri, osserverete le dimensioni e la prospettiva precisa del castello, della locanda e delle botteghe; scruterete le parti meccaniche in movimento del mulino e della “lince”, il tutto realizzato in pietra viva, tra gli alberi ammantati dall’edera. Un paese in miniatura, non manca davvero nulla. Un’opera unica nel suo genere!