Rissa a bordo, bus ridotto a campo di battaglia
"Basta documenti firmati con tante belle parole, servono forze destinate a pattugliare i bus, magari in borghese, per individuare meglio e punire comportamenti scorretti a bordo", esorta il segretario Ugl Fna, Roberto Piccardo
Ennesima rissa su un autobus in servizio notturno. È successo tra venerdì 22 e sabato 23 settembre a bordo di un autobus, in servizio sulla linea 2 in direzione Voltri.
"Alcuni uomini hanno letteralmente strappato i tubolari sul bus, usandoli come armi, e si sono affrontati, seminando il panico - spiega Roberto Piccardo, segretario Ugl Fna. In queste sere, a garanzia del rispetto del protocollo sicurezza, in ben tre episodi i colleghi sono rimasti soli ad affrontare gang di ragazzi inferociti perché gli altri utenti li hanno inviati a spegnere le sigarette e le 'canne', che stavano tranquillamente fumando a bordo, creando una vera e propria nube".
"Fortunatamente - prosegue Piccardo - in due episodi i protagonisti, dopo circa 30 minuti, si sono stufati e si sono allontanati. Nell'ultimo sono intervenute le autorità. Le fonie a bordo sempre più spesso non funzionano, così come la geolocalizzazione, per un problema sulle sim dei bus, così i conducenti sono sempre più esposti".
"I posti guida - esorta il sindacalista - devono essere completamente chiusi tipo treno. Un modello di bus è arrivato con un evidente difetto, entra acqua dal tetto. Servono investimenti mirati a combattere l'espandersi di queste baby gang sempre più diffuse. Basta documenti firmati con tante belle parole, servono forze destinate a pattugliare i bus, magari in borghese, per individuare meglio e punire comportamenti scorretti a bordo, bisogna reprimere e sanzionare duramente comportamenti scorretti, le cose stanno peggiorando".
Alla luce di questo il sindacato annuncia nuove azioni dopo lo sciopero di 4 ore della scorsa settimana. "Preparatevi alla prossima azione di protesta. Uniti si vince", conclude Piccardo.