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Cronaca Certosa / Via Gioachino Rossini

Tentato omicidio a Rivarolo, 35enne seviziato con una lima per unghie

Una terribile vicenda è andata in scena in via Rossini nella notte. Un uomo, rientrato a casa ubriaco, ha prima accoltellato il figlio dell'ex compagna, poi ha infierito con una lima per unghie sulla vittima 35enne

Intorno alle 2.30 della notte scorsa, gli agenti della questura di Genova della sezione volanti sono intervenuti in via Gioachino Rossini a Rivarolo a seguito di una richiesta di un cittadino, che segnalava una lite furibonda nell'appartamento a fianco.

Giunti sul posto e trovata la porta accostata, i poliziotti sono entrati e immediatamente si sono resi conto che la lite segnalata in realtà era stata qualcosa di più pesante, infatti sui muri e sul pavimento vi erano numerose tracce di sangue, che portavano al rinvenimento di un corpo disteso al suolo di un giovane ecuadoriano di 35 anni, ferito gravemente.

Nella stanza accanto a quella del ferito, gli agenti hanno bloccato un altro uomo di nazionalità marocchina, intento a lavare dalle sue mani delle vistose tracce di sangue, situazione evidentemente riconducibile al ferimento in questione.

Bloccato l'uomo e chiamato il 118 per soccorrere il ferito, i poliziotti hanno contestualmente provveduto a identificare gli altri presenti nell'appartamento, in particolare due donne, rispettivamente moglie e madre dell'accoltellato, quest'ultima anche ex compagna del marocchino, nonché due bambine rispettivamente di 9 e 10 anni, presenti anch'esse al fattaccio.

Le due donne hanno riferito ai poliziotti che la causa scatenante il litigio era dovuta ai pessimi rapporti avuti dall'ex compagno marocchino, descritto come un uomo violento e dedito all'alcol, con la madre del ferito. Nonostante il rapporto tra i due fosse finito, la donna per paura continuava a permettergli di mantenere la residenza nella propria abitazione, riservandogli però una stanza tutta per lui.

Il marocchino, rientrato la sera ubriaco, nonostante la presenza dell'ecuadoriano appena rientrato dal proprio Paese, ha apostrofato le due donne con frasi pesanti, nonostante la presenza nell'appartamento anche delle bambine.

Il litigio è degenerato in rissa tra i due uomini fino a quando il magrebino, colto da raptus omicida, si è armato con un grosso coltello da cucina e ha inseguito il sudamericano, che si era barricato nella camera da letto, sfondando la porta e colpendolo con una coltellata al corpo.

Nonostante il pianto delle bimbe e il tentativo di frapporsi delle donne, l'accoltellatore ha insistito anche con una lima per unghie fino a quando per stanchezza si è ritirato nella sua stanza, da dove ha continuato a minacciare la sua ex convivente, lasciando il ferito riverso al suolo in una pozza di sangue.

Le donne, sfruttando un momento di debolezza del marocchino, sono riuscite a disarmarlo per poi chiamare i soccorsi con l'aiuto del vicino di casa. Gli agenti hanno sequestrato il coltello nascosto sul balcone della stanza del magrebino e l'asciugamano usato per tentare di lavarsi dalle mani il sangue della vittima, nonché la lima di grosse dimensioni utilizzata anch'essa per ferire l'ecuadoriano.

Il marocchino è stato immediatamente arrestato e portato in carcere a Marassi a seguito di comunicazione e autorizzazione del magistrato di turno.

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