"Cinese topo di fogna", scritte razziste ai giardini Lamboglia
Avvistate nel campo da gioco dei giardini che affacciano su viale Bracelli, sono state subito segnalate al presidente di Municipio Ferrante: «Ho dato disposizione di rimuoverle immediatamente»
«Cinese topo di fogna» e ancora «cinese infame», il tutto corredato da una svastica: sono le scritte comparsa nel campetto dei giardini Lamboglia di viale Bracelli, a Marassi, dimostrazione di quanto paura e pregiudizi possano provocare in un periodo delicato e complesso come quello in cui l’Italia, e la Liguria, affrontano l’epidemia di Covid-19, l’ormai famigerato coronavirus proveniente dalla Cina.
Le scritte razzisti sono state tracciate sul selciato con una bomboletta nera, con tutta probabilità tra mercoledì e giovedì. Chi l’ha avvistate, oltre ad averle immortalate e condivise su Facebook per condannare il gesto, ha anche segnalato quanto accaduto al presidente di Municipio, Massimo Ferrante, che ha assicurato che «ho provveduto immediatamente a girare le foto alle forze dell'ordine e a richiedere all'area tecnica del Municipio la rimozione delle scritte».
«Più del coronavirus la mia preoccupazione è il dilagare di gratuita ignoranza e becero razzismo», ha detto Ferrante, che ha preso nettamente posizione contro l’intolleranza e il pregiudizio. Nei giorni scorsi, fortunatamente, nessun episodio di violenza si è verificato ai danni di cittadini cinesi, ma in Veneto è accaduto che un giovane cinese di 26 anni sia stato aggredito a bottigliate a Cassola mentre stava facendo benzina.