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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Processo Morandi, udienza sospesa per il giallo sull'hard disk: i documenti della procura aumentano invece di diminuire

I file depositati dai pm Terrile e Cotugno sono 1.200 in più del previsto. La protesta degli avvocati: "Poco tempo per consultare 60 mila documenti"

Udienza sospesa ieri al processo sul crollo del ponte Morandi.

La decisione del giudice Paolo Lepri è arrivata al termine di un duro scontro tra accusa e difesa intorno all'hard disk con il materiale informatico dell'inchiesta che la procura ha depositato venerdì scorso. La sorpresa è stata che i documenti, che i pubblici ministeri su richiesta del collegio giudicante avrebbero dovuto sfoltire, sono invece aumentati passando da 22.355  a 23.245 file.

"Probabilmente c'è stata una crescita di peso che non sappiamo al momento giustificare", si sono giustificati i pm Massimo Terrile e Walter Cotugno. Una risposta che non ha convinto la difesa. Gli avvocati hanno spiegato le loro ragioni per cui si oppongono al deposito di circa 60mila documenti da parte della procura ovvero lamentano il poco tempo a disposizione per consultarli. Dopo le discussioni il collegio dovrà decidere su quali testimoni e documenti accogliere. 

Nel frattempo, sempre ieri, il presidente del collegio giudicante, Lepri, ha deciso di sospendere l'udienza e rimandare tutto a questa mattina quando la procura dovrà spiegare in aula il giallo.

Già prima dell'inizio del processo gli avvocati difensori degli imputati avevano rilasciato dichiarazioni contro il comportamento dei pm Terrile e Cotugno, In particolare hanno ribadito la loro contrarietà alla deposizione in aula di Bernhard Elsener, il perito svizzero escluso dall'incidente probatorio per le dichiarazioni rilasciate alla televisione svizzera sullo stato di degrado del ponte e poi richiamato dai pm come testimone. 

"Siamo a un momento molto importante del processo, che sta finalmente per entrare nel vivo - dicono gli avvocati difensori - Le difese degli imputati hanno scelto di non contestare i 177 testimoni indicati dai pm, se non un tecnico che era già stato ricusato dal gip perché aveva anticipato a mezzo stampa il suo pregiudizio. Questo per una genuina e determinata volontà di ricercare la verità e non opporre alcun ostacolo al confronto tra accusa e difesa". Gli avvocati difensori contestano invece la decisione della procura di chiedere l'esclusione tra i testimoni di esperti finanziari di Autostrade per l'analisi dei conti. "A fronte di questa scelta - continuano i legali - i pm hanno invece eccepito su consulenti necessari a ricostruire gli aspetti economico organizzativi di Aspi, temi sui quali peraltro l'accusa ha a sua volta nominato consulenti che non sono stati eccepiti dalle difese. I pm hanno anche contestato testimoni delle difese che avrebbero riferito sul funzionamento dell'azienda, tra cui ad esempio il ruolo in concreto dell'ingegner Castellucci e dei vertici, con ciò rinunciando ad approfondire aspetti fondamentali su cui si regge il teorema accusatorio".

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