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Cronaca

Processo Morandi, Castellucci risarcisce 193 parti civili "ma non è un’ammissione di colpa"

La transazione, fanno sapere i legali, non è intesa in alcun modo come un'ammissione di colpa

Sono dieci gli imputati nel processo per il crollo del ponte Morandi (tra cui l'ex ad di Aspi Giovanni Castellucci) che hanno risarcito 193 parti civili. Questo è quanto è emerso alla prima udienza del 2024, alla ripresa del processo.

 "La transazione non è in alcun modo intesa come una, anche implicita, ammissione di colpa", spiegano i legali degli imputati durante la prima udienza alla ripresa del processo dopo la pausa natalizia.

"In considerazione del reiterato rifiuto da parte di Aspi di riconoscere il risarcimento per il danno subito, 193 parti civili hanno raggiunto un accordo per una transazione parziale con un piccolo gruppo di imputati e solo nei loro confronti è formulata revoca della costituzione”, scrivono gli avvocati di Castellucci e di altri nove ex Aspi (Paolo Berti, Michele Donferri Mitelli, Matteo De Santis, Fulvio Di Taddeo, Antonino Galatà, Mauro Malgarini, Massimo Meliani, Riccardo Mollo e Riccardo Rigacci). Cosa vuol dire? Che le parti civili che hanno accettato la transazione riceveranno "una somma a titolo di parziale ristoro dei danni subiti" ma potranno "agire o proseguire nella tutela di tutti i propri diritti e richieste risarcitorie di ogni tipo e in qualsiasi sede, verso ogni altra persona fisica o giuridica, a eccezione delle poche persone fisiche con le quali hanno concluso l'accordo". Poi ribadiscono che non si tratta di una implicita ammissione di colpa ma solo di un "atto di disponibilità nei confronti di un numero rilevante di individui, famiglie, piccole attività e associazioni sindacali".

Dura la reazione di Assoutenti che annuncia che le azioni di tutela delle vittime proseguiranno: "Ci mancherebbe si debba ringraziare chi come l'ex ad di Aspi, Giovanni Castellucci e gli altri nove imputati nel processo per il crollo del ponte Morandi hanno deciso di risarcire parzialmente alcune parti civili; prendiamo inoltre decisamente le distanze da quelle dichiarazioni che ipocritamente notiziano che un gruppo di legali si sono 'accordati con alcuni imputati' a causa dei reiterati rifiuti di Aspi nel riconoscere proprie responsabilità risarcitorie per i danni subiti dai cittadini residenti coinvolti nel crollo del ponte"  dichiarano all'unisono Il Presidente di Assoutenti Gabriele Melluso e i suoi colleghi genovesi Furio Truzzi Presidente Onorario e Rosanna Stifano Vice Presidente.

"Non ci stiamo sta alle mezze verità: fermi i risarcimenti parziali ottenuti e dovuti in sede di transazione con alcuni imputati, le responsabilità di Aspi e quelle del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (per le omesse verifiche) rimangono e Assoutenti è pronta ad avviare le azioni civili per aiutare i danneggiati a ottenere il risarcimento integrale di tutti i danni subiti – spiegano i leader dell'associazione –  se Aspi e Ministero si ostineranno a non rispondere alla richiesta di apertura di un tavolo di conciliazione e alle centinaia di diffide ricevute". 

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