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Cronaca Sant'Eusebio / Via Terpi

Palazzo di via Terpi, prima notte fuori per 31 famiglie: in attesa degli interventi per recuperare i beni

Dodici persone, tra cui anche un minorenne e due anziani, sono state collocate dal Comune in albergo, mentre altre 30 hanno trovato sistemazione in modo autonomo e adesso attendono di capire se, quando e in che modo potrà avvenire il recupero dei loro beni

Prima notte fuori per i residenti della palazzina del civico 20 A di via Terpi: dopo l'evacuazione dell'edificio, 31 famiglie hanno dovuto lasciare la propria abitazione per stanotte e non solo, perché i tempi per capire se la costruzione è sicura sono incerti e i residenti temono che potrebbero non essere brevi.

Dodici persone, tra cui anche un minorenne e due anziani, sono state collocate dal Comune in albergo in sei nuclei, mentre altre 30 (18 nuclei) hanno trovato sistemazione in modo autonomo e adesso attendono di capire se, quando e in che modo potrà avvenire il recupero dei loro beni, rimasti negli appartamenti, insieme ai vigili del fuoco. Al momento non ci sono ipotesi di reato.

Palazzo di via Terpi - Foto Annissa Defilippi GenovaToday 4-3

L'allarme è scattato nel pomeriggio di ieri, venerdì 21 luglio, quando alcuni sensori - installati per controllare la stabilità delle fondamenta del palazzo - hanno rilevato "movimenti" sospetti e si sono messi a suonare. L'edificio era interessato da alcuni lavori di messa in sicurezza. Sul posto, che si trova poco lontano dal cantiere dello scolmatore del Bisagno, subito la protezione civile, i vigili del fuoco, gli ingegneri del Comune e della ditta che si sta occupando dei lavori, che in serata hanno deciso di sgombrare l'edificio. Subito dopo è scattato il censimento delle persone coinvolte, allertando anche Amt per il trasporto verso gli alberghi e le strutture contattate dal Comune per ospitare le famiglie evacuate.

"Abbiamo attivato il piano di emergenza di Protezione civile - ha detto l'assessore alla Sicurezza Sergio Gambino - per un'immediata sistemazione dei residenti. Con la polizia locale e i volontari siamo sul posto e vicini alle famiglie coinvolte, pronti a soddisfare ogni loro esigenza".

I cittadini sono in ansia anche perché, appena martedì scorso, erano stati portate in consiglio comunale i timori dei residenti che abitano vicino al cantiere dello scolmatore del Bisagno preoccupati per le diverse esplosioni che servono per abbattere gli strati più duri della pietra ma che allo stesso tempo hanno inquietato diverse persone proprio per le possibili conseguenze sui loro palazzi.

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