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Cronaca Pieve Ligure

Invasione di meduse in mare, in molti rinunciano a tuffarsi

Nelle acque davanti alle scogliere di Pieve Ligure una distesa di meduse ha fermato i bagnanti intenti a tuffarsi in acqua. Un fenomeno che si ripresenta ogni anno, con sempre maggiore frequenza, le cause sono il riscaldamento delle acque del Mediterraneo

Nel pomeriggio di domenica 3 luglio, davanti allo Scalo Demola di Pieve Ligure, una distesa di meduse, ben visibli nelle acque trasparenti davanti alla scogliera, ha convinto molte persone a rimanere fuori dall'acqua. 

La presenza di meduse nelle acque liguri è un fenomeno in costante crescita negli ultimi anni e la causa sarebbe l'innalzamento delle temperature medie del mar Mediterraneo.

In particolare nelle acque tra Liguria e Toscana, a metà giugno, è stata registrata una temperatura di 5°C superiore alla media del periodo, fenomeno che ha ricadute dirette sull'equilibrio degli ecosistemi marini.

La maggiore presenza di meduse, in Italia, si è registrata lungo le coste liguri e del Salento, fatto che preoccupa bagnanti e operatori del settore balneare che temono ripercussioni sulla stagione turistica.

Legambiente Liguria ha specificato che il fenomeno dell'invasione delle meduse dipende dai cambiamenti dell'ecosistema marino provocati dalla crisi climatica e dall'azione dell'uomo, ed è pertanto inevitabile imparare a convivere con questi animali.

Tra i principali predatori delle meduse ci sono le tartarughe marine, le attività umane e il conseguente inquinamento marino ha ridotto la presenza di questi rettili, circostanza che ha pertanto contribuito alla proliferazione di questi organismi planctonici.

Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria ha dichiarato a Fanpage: "La maggiore presenza di questi animali è stata favorita dalla nostra invasione del loro ecosistema”.

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