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Cronaca

'Prevenire e contrastare comportamenti discriminatori', la proposta di legge approda in aula

La discussione generale e le votazioni proseguiranno in una delle prossime sedute

Nel pomeriggio di martedì 20 giugno 2023 in consiglio regionale, dopo la sospensione della mattina, si è svolta la discussione generale sulla proposta di legge numero 30 'Norme regionali per prevenire e contrastare comportamenti discriminatori e attuare il principio della parità di trattamento'.

Veronica Russo (FdI), relatore di maggioranza della V Commissione, ha illustrato i motivi per i quali la Commissione ha espresso parere negativo sul testo presentato. Nell'ordinamento in vigore, ha dichiarato, esistono già strumenti adatti a contrastare le discriminazioni e tutelare le pari opportunità, organi di garanzia e un osservatorio sulla parità di genere, una consulta regionale per la tutela dei diritti dei portatori di handicap, un numero verde regionale a disposizione dei disabili e delle loro famiglie.

Inoltre - ha proseguito Russo - le diverse strutture e iniziative previste dalla proposta di legge comporterebbero un onere finanziario, nonostante la stessa proposta preveda che non debbano derivare nuovi o maggiori oneri finanziari a carico del bilancio regionale. La sperimentazione attuata tra il 2012 e il 2014 ha trattato solo una cinquantina di casi, una frequenza che non compensa le spese che dovrebbero essere messe in campo. Infine, la proposta introduce concetti di discriminazione indiretta e identità di genere che risultano problematici e sono attualmente oggetto di dibattito sociale e politico.

Sergio Rossetti (Pd - Articolo Uno), primo firmatario della proposta di legge e relatore di minoranza, ha rilevato che in commissione non è stato fatto un confronto analitico sull'articolato e quindi non sono emerse le perplessità della maggioranza sui singoli punti. Le problematiche rappresentate nella relazione di maggioranza non riguardano le istanze di principio della legge ma difficoltà di tipo materiale e operativo (mancanza di strutture operative e risorse umane ad esempio).

I proponenti tuttavia sono partiti da documenti ed esperienze, che sono stati giudicati positivi da tutti, anche a livello nazionale. In Liguria - ha detto ancora Rossetti - esiste già una rete ricca e articolata di associazioni, che potrebbe essere un punto di forza per un'iniziativa legislativa, che metta a sistema tutte le realtà che operano già sul campo.

C'è differenza, ha sottolineato Rossetti, tra un elenco di iniziative sostenute dalla Regione e un piano triennale organico come quello previsto dall'articolo 13 della proposta di legge. Gli episodi di discriminazione sono in crescita in tutta Europa. Le autorità di garanzia hanno un ruolo passivo e molti cittadini non ne conoscono l'esistenza o, per il contesto in cui vivono, non sono facilitati a cercarli. Occorre un centro regionale che inneschi iniziative di formazione e informazione sul territorio. Il Corecom e la Consigliera di Pari Opportunità, infine, hanno giudicato favorevolmente le opportunità offerte dalla proposta di legge.

Nel dibattito sono intervenuti anche Stefano Anzalone (Gruppo Misto), Enrico Ioculano (PD – Articolo Uno), Selena Candia (Lista Ferruccio Sansa Presidente), Luca Garibaldi (PD – Articolo Uno). La discussione generale e le votazioni proseguiranno in una delle prossime sedute.

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