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Cronaca

Avvistamenti processionaria: gli interventi per ridurre i rischi in parchi e giardini

Trattate l'anno scorso quasi 2000 piante nei parchi e giardini pubblici: quest'anno si procederà con altri alberi

La primavera è in arrivo e con lei arrivano le prime giornate di temperatura mite, insieme alla preoccupazione di incontrare le temibili processionarie nelle zone verdi della città e delle alture. "Sappiamo che bisogna intervenire in autunno - sottolinea il consigliere comunale Nicholas Gandolfo, Lista Toti - perché poi la processionaria inizia a scendere dai pini in questo periodo. Sappiamo che può creare gravi problemi soprattutto ai bambini e agli animali domestici a causa dei suoi peli urticanti. Se un bimbo prende in mano e mette in bocca una processionaria, o se un animale l'annusa o la ingoia per sbaglio ci possono essere conseguenze molto seria".

Una soluzione può essere quella delle bonifiche: "Si possono applicare contenitori intorno agli alberi per evitare che le processionarie scendano a terra, ma chiedo cosa ha fatto l'amministrazione nei mesi precedenti. Con il giungere della primavera vorremmo goderci i parchi comunali in tranquillità con bimbi e animali" finisce Gandolfo in consiglio comunale.

A rispondere, l'assessore alle Manutenzioni Mauro Avvenente: "Aster comunica che i trattamenti endoterapici all’interno del tronco delle piante, in particolare conifere, vanno eseguiti d’estate e in autunno per colpire le larve, farle morire ed eliminare alla radice il problema. La durata dell’effetto di questo trattamento è valutato in tre anni: per questo, ogni anno viene trattato a rotazione un terzo di alberi di pino di parchi e giardini di proprietà comunale. Nell’ambito dei boschi e aree montane non è proponibile alcun trattamento neanche per legge: si raccomanda in quelle situazioni di fare attenzione per evitare problemi dovuti al contatto fisico con la processionaria".

Avvenente conclude con un dato di carattere statistico: "Si prevedeva l'anno scorso di trattare 1908 piante, invece siamo andati oltre con quasi 2000, ci rendiamo conto che è un intervento che va monitorato".

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