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Cronaca

Spacciano droga promuovendola sui social, pusher "attori" per rapper locali

Sette spacciatori sono stati arrestati dalla Polizia di Chiavari: su Facebook postavano video con la propria "merce" e alcuni di loro comparivano anche in alcuni videoclip su YouTube

I poliziotti del commissariato di Chiavari hanno eseguito giovedì 25 marzo sei custodie cautelari in carcere di cinque italiani e un ecuadoriano di età compresa tra i 20 e i 40 anni. Nel corso dell’operazione "Herba social like", iniziata alla fine del 2019, sono stati effettuati sette arresti in flagranza per spaccio di droga, ma anche stati denunciati a piede libero quindici giovani (due dei quali minorenni) e segnalati alla Prefettura trenta consumatori di hashish e marijuana.

Dalla fine del 2019, vista la recrudescenza del consumo di sostanze stupefacenti derivate dalla cannabis registrato fra i giovani del chiavarese, ha preso il via una vasta indagine condotta dagli investigatori del commissariato di Chiavari. Con l’arresto di un giovane trovato in possesso di circa mezzo kilo di marijuana è iniziata l’attività investigativa proseguita successivamente con la ricostruzione e individuazione di altri soggetti dediti all’attività di spaccio nelle cittadine di Chiavari e Lavagna.

L’attività infoinvestigativa ha portato all’arresto di altri sei giovani pusher che svolgevano principalmente la loro attività utilizzando i social network dove postavano video in cui veniva mostrata la “merce” in vendita convinti del fatto che non potessero essere intercettati. L’analisi delle chat dei cellulari sequestrati ha consentito agli agenti di identificare sia le loro fonti di approvvigionamento, sia i loro acquirenti, tutti giovani e giovanissimi poi convocati in commissariato per essere interrogati.

L’attività d’indagine, coordinata dal Sostituto Procuratore Stefano Puppo, ha fatto emergere che i sette pusher arrestati condividevano gli stessi clienti e, grazie a una capillare attività di analisi e controllo dei social, da qui il nome dell’indagine, ha portato all’individuazione di quasi duecento consumatori, molti dei quali minorenni, che si rivolgevano agli indagati per acquistare lo stupefacente.

Altra nota peculiare è che le indagini svolte anche sul web hanno portato all’attenzione degli inquirenti alcuni video musicali caricati su Facebook e YouTube di rapper locali nei quali si esalta lo spaccio di sostanze stupefacenti e il guadagno facile che da questo ne deriva e nei quali alcuni dei soggetti tratti in arresto compaiono quali “attori/comparse”, forse interpretando proprio loro stessi.

Al termine dell’attività di polizia giudiziaria, essendo emersa una fiorente attività di spaccio ben strutturata e alquanto redditizia, sono stati emesse da parte del Tribunale di Genova le sei custodie cautelari eseguite nella mattinata di ieri dal personale del Commissariato di Chiavari unitamente al Reparto cinofili e Reparto Prevenzione Crimine. Durante l’attività è stata rinvenuta e sequestrata una serra adibita alla coltivazione di marijuana illegale per il quale è stato denunciato il padre di uno degli arrestati.

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