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Sabato, 27 Aprile 2024
Peste suina / Rivarolo

A caccia di cinghiali con gabbia e balestra in zona rossa: scoperti due bracconieri

I carabinieri forestali hanno sequestrato anche dardi e circa 40 kg di carne congelata e già suddivisa in sacchetti: affidata all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale che provvederà ad analizzarla per la ricerca dell’eventuale presenza del virus della peste suina

Due genovesi sono finiti nei guai e denunciati con l'accusa di furto aggravato di fauna selvatica e inosservanza dei provvedimenti dell’autorità in materia sanitaria. Il primo reato è contestato perché i due non sono cacciatori. All’alba di venerdì scorso i Carabinieri Forestali di Genova hanno eseguito perquisizioni in case, locali e veicoli dei due indagati, nell'ambito di un'indagine partita dal nucleo forestale di Rivarolo dopo il rinvenimento di una gabbia abusiva per la cattura dei cinghiali, installata nei boschi ai limiti della città, in piena zona infetta dalla Peste suina africana. 

Identificati in breve tempo i presunti responsabili dell’installazione e gestione della gabbia, la Procura di Genova ha disposto le perquisizioni, che hanno permesso di acquisire diversi riscontri della presunta attività di bracconaggio dei due. Tra le altre cose sono state sequestrate: due balestre, diverse decine di dardi per balestra con punte da caccia e circa 40 chilogrammi di carne di cinghiale congelata e già suddivisa in sacchetti: questa è stata affidata all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, di Genova, che provvederà ad analizzarla per la ricerca dell’eventuale presenza del virus della Psa.

La peste suina è una malattia che non è trasmissibile all’uomo, ma è assai infettiva per tutti i suidi. Ha elevata mortalità e il patogeno rimane attivo e infettante nel terreno e negli animali guariti per molti mesi. È quindi vietato destinare al consumo le carni di cinghiale provenienti dalla zona infetta (cosiddetta zona rossa), in quanto queste o i loro scarti potrebbero essere un veicolo della malattia che potrebbe allargarsi a nuovi focolai e passare alla popolazione suinicola degli allevamenti, determinando l’obbligo di abbattimento di tutti gli animali allevati nelle nuove zone colpite, con un danno economico ingentissimo per tale comparto produttivo. In Liguria, dal 27 dicembre 2021 a oggi sono stati riscontrati 434 casi, a cui si aggiungono altri 496 casi in Piemonte, per un totale di 114 Comuni coinvolti dall'emergenza. 

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