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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

La denuncia della Fiom: «Ansaldo taglia i premi alle neomamme e a chi ha parenti disabili»

I sindacati sul piede di guerra per la bozza del contratto di rinnovo dell'integrativo, dove allattamento e permessi 104 vengono definiti «problemi di assenteismo»

I dipendenti di Ansaldo Energia scendono in campo per protestare contro la proposta inserita nel contratto di rinnovo dell'integrativo, che stando a quando denunciato dalla Fiom Cgil prevede «un taglio del premio di produzione per le neomamme e per chi ha parenti disabili, assistiti grazie ai permessi della legge 104».

«L’azienda intende penalizzare istituti come l’allattamento, la malattia, la legge 104 e le visite mediche, strumenti concessi ai dipendenti che devono farsi carico di gravi situazioni familiari, come per esempio figli disabili», hanno fatto sapere i sindacati a margine della riunione che si è tenuta ieri nella sede di Campi.

Per Fiom Cgil, la proposta dell’azienda per il rinnovo dell’integrativo è “inaccettabile”, soprattutto perché andrebbe a toccare le fasce di lavoratori che hanno più necessità di essere tutelati: «Viene scritto che l'allattamento previsto dalla legge per assistere il figlio fino ad un anno d'età e l'utilizzo della legge 104 per seguire i familiari disabili sono problemi di assenteismo,  e quindi devono essere penalizzati perdendo una percentuale del premio di produttività, 1000 euro in meno nel primo caso, 500 nel secondo, visto che a chi utilizza la legge 104 si concedono alcune ore di franchigia», proseguono i sindacati, che hanno anche sottolineato che i metalmeccanici della Cgil non hanno intenzione di firmare la bozza di accordo.

La proposta avanzata da Ansaldo verrà discusso proprio oggi durante le assemblee unitarie, al termine del quale verranno comunicati eventuale iniziative sindacali.

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